- i miei codici -
codice 2:
LINEARE PER...
...come giunge
ad un punto finale di arrivo...
...in un unirsi di direzioni in un unico punto di fuga...

...come entra
a far parte della modernità...
...dettando i ritmi alla realtà quotidiana...

...come conserva
la propria naturalezza...
...anche all'interno di un contesto differente...
...come diparte da un punto ben definito...
...e poi si allontana...
...ognuno con la sua direzione stabilita...

...come si compenetra
all'interno di geometrie già prestabilite...
...assurgendo a elemento formale basilare...

...come si geometrizza...
...mantenendo il controllo assoluto delle proporzioni...

..come si inserisce
in un territorio...
...senza intaccare il contesto...

...come
movimenta in modo irregolare...
...la staticità del definito..

...come assume la caratteristica
di semplicità...
...quasi quotidiana...
...che passa inosservata...

...come rappresenta un taglio...
...un varco oltre il quale si può carpire il vero senso..
.

codice 2:
E' LINEARE...
Il Rinascimento è il ritorno allo stile perfetto dell'Antichità.
REGOLARITA' - SIMMETRIA - PROPORZIONE
Il Rinascimento si sottomette implicitamente a norme generali
che devono presiedere alla creazione architettonica.
Tali principi fondamentali diventano tanto comuni,
che oggi si stenta a capire la loro forza di cambiamento.
la pianta regolare
l'uguaglianza degli spazi e delle aperture
l'allineamento delle finestre
la simmetria
l'ingresso in asse
la proporzione
" Le sale servono a feste, a conviti, ad apparati per recitar commedie,
nozze e simili sollazzi; e però deono questi luoghi esser molto maggiori
de gli altri, e aver quella forma che capacissima sia [la forma più
capiente], acciò che molta gente commodamente vi possa stare e vedere
quello che vi si faccia. Io son solito non eccedere nella lunghezza delle
sale due quadri i quali si facciano dalla larghezza [cioè, non superare
in lunghezza il doppio della larghezza]; ma, quanto più si approssimeranno
al quadrato, tanto più saranno lodevoli e commode. Le stanze deono
essere compartite [distribuite] dall'una e dall'altra parte dell'entrata
e della sala; e si deve avvertire che quelle dalla parte destra rispondino
e siano uguali a quelle dalla sinistra, acciocchè la fabrica sia così
in una parte come nell'altra [...]. Le più belle e proporzionate maniere
delle stanze, e che riescono meglio, sono sette: perciochè o si faranno
ritonde (e queste di rado); o quadrate; o la lunghezza loro sarà
per la linea diagonale del quadrato della larghezza [larghezza x 1.4142],
o d'un quadro e un terzo [larghezza x 4/3], o d'un quadro e mezo [larghezza
x 1.5]; o d'un quadro e due terzi [larghezza x 5/3]; o di due quadri [larghezza
x 2]."
...
Libro I, Cap. XXI "De Architectura" Palladio
"E perchè nelle case si fanno
stanze grandi, mezane e picciole, e nondimeno le finestre deono essere tutte
uguali nel loro ordine, o solaro, a me piacciono molto, per pigliar la misura
delle dette finestre, quelle stanze la lunghezza delle quali è due
terzi più della larghezza - cioè, se la lunghezza sia trenta
[18 + 18 x 2/3 x 30 piedi]-; e partisco la larghezza in quattro parti e meza
[18 : 4.5 : 4 piedi]. Di una [4 piedi] faccio le finestre larghe in luce,
e di due alte, aggiuntavi la sesta parte della larghezza [8 + (4 : 1/6)
: 8.666 piedi]; e secondo la grandezza di queste faccio tutte quelle dell'altre
stanze."
...
Libro I, Cap.XXV "De Architectura" Palladio
1.costruire gli oggetti secondo linee di costruzione ortogonali
2.mostrare in parte le linee di costruzione
3.utilizzare figure semplici, assimilabili al quadrato, al cerchio
5.controllare le proporzioni anche in altezza
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