Somiglia alla tua
vita
La vita del pastore.
Sorge in sul primo albore
Move la greggia oltre pel campo, e vede
Greggi, fontane ed erbe;
Poi stanco si riposa in su la sera:
Altro mai non ispera.
(...)
Vecchierel bianco,
infermo,
Mezzo vestito e scalzo,
Con gravissimo fascio in su le spalle,
Per montagna e per valle,
Per sassi acuti, ed alta rena, e fratte,
Al vento, alla tempesta, e quando avvampa
L'ora, e quando poi gela,
Corre via, corre, anela,
Varca torrenti e stagni,
Cade, risorge, e pił e pił s'affretta,
Senza posa o ristoro,
Lacero, sanguinoso; infin ch'arriva
Colą dove la via
E dove il tanto affaticar fu volto
Abisso orrido, immenso,
Ov'ei precipitando, il tutto obblia.
.
(...)
.E quando miro in
cielo arder le stelle;
Dico fra me pensando:
A che tante facelle?
Che fa l'aria infinita, e quel profondo
Infinito seren? che vuol dir questa
Solitudine immensa? ed io che sono?
Cosģ meco ragiono: e della stanza
Smisurata e superba,
E dell'innumerabile famiglia;
Poi di tanto adoprar, di tanti moti
D'ogni celeste, ogni terrena cosa,
Girando senza posa,
Per tornar sempre lą donde son mosse;
Uso alcuno, alcun frutto
Indovinar non so.
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Il Pastore
Versi.
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