WHAT'S FUTURISMO |
Giacomo Balla, Mercurio passa davanti al sole visto da un cannocchiale, 1914.
"Noi canteremo le grandi folle agitate dal lavoro, dal piacere o dalla sommossa:
canteremo le maree multicolori o polifoniche delle rivoluzioninelle capitali moderne:
canteremo il vibrante fervore notturno degli arsenali e dei cantieri incendiati da violente lune elettriche;
le stazioni ingorde, divoratrici di serpi che fumano;
le officne appese alle nuvole pei contorti fili dei loro fumi;
i ponti simili a ginnasti giganti che scavalcano i fiumi, balenati al sole con un luccichio di coltelli;
i piroscafi avventurosi che fiutano l'orizzonte, le locomotive dall'ampio petto, che scalpitano sulle rotaie,
come enormi cavalli d'acciaio imbrigliati di tubi, e il volo scivolante degli aereoplani,
la cui elica garrisce al vento come una bandiera e sembra applaudire come una folla entusiasta."
Filippo Tommaso Marinetti, Le Futurisme, in "Le Figaro", 20 febbraio 1909.