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Individui e collettività |
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Aragorn scorse una figura curva che avanzava lentamente. Non era molto distante, e sembrava un vecchio mendicante dal passo stanco che si appoggiasse a un rozzo bastone. Teneva il capo chino e non levò lo sguardo su di loro. In altre contrade, l'avrebbero salutato con con parole amichevoli, ma questa volta rimasero in silenzio, come in preda ad una strana tensione: si stava avvicinando qualcosa che conteneva un potere nascosto..., o forse una minaccia. Il viso del vecchio non si vedeva, poichè portava un cappuccio, e su questo un cappello dalle larghe falde che metteva in ombra tutti i lineamenti, eccetto la punta del naso e una barba grigia. Ciò nonostante, ad Aragorn parve di scorgere il bagliore di due occhi acuminati e brillanti nell'ombra della fronte incappucciata. |
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«La fortuna ti assista, Gimli figlio di Glóin! Forse un giorno vedrai insieme Saruman e me, e potrai allora istituire un confronto!» |
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Essi levarono sorpresi lo sguardo, perché Saruman era giunto senza il minimo rumore: videro allora affacciata al balcone una figura che li guardava. Era un vecchio avviluppato in un manto dal colore difficilmente disccernibile, poiché mutava ogni volta che si spostavano gli occhi o ch'egli si muoveva. Aveva un viso lungo, dalla fronte alta, ove due occhi profondi, ch'era impossibile scandagliare, parevano ora gravi e benevoli, e un po' stanchi.capelli e barba erano bianchi, ma intorno alle labbra ed alle orecchie si scorgeva ancora qualche ciocca nera. |
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«Simile eppure dissimile», mormorò Gimli. |
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Sule prime i Cavalieri si agitarono, mormorando la lora approvazione per le parole di Saruman, e poi tacquero anch'essi, soggiogati dal sortilegio. Parve loro che mai Gandalf si fosse rivolto al loro sire con parole così spledide e appropriate. Duri e orgogliosi apparivano ora tutti i suoi discorsi fattti a Théoden; nei loro cuori incominciò a penetrare un'ombra, il timore di un grande pericolo: la fine del Mark in un oscuro baratro ove Gandalf li stava conducendo, mentre Saruman schiudeva la porta della salvezza, dalla quale entrava un raggio di luce. Seguì un momento di pesante silenzio. |
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