in questa dimensione (sempre che di dimensione
si possa parlare) gli elementi sono tutti mischiati, non c'è niente
di definito, possono esserci allo stesso tempo lingue di fuoco che solcano
i cieli
e saette che balenano in terra...
in lontananza vedo un uomo (o almeno mi pare tale),
così inizio a correre e lo raggiungo
senza troppi indugi mi rivela che è
il saggio con cui avevo parlato al Castello di Donnafugata e che questa
è la vera natura di tutti noi! In noi coesistono due distinti esseri,
uno atto alle opere del bene, l'altro a quelle del male. Mi spiega che
anche il mio "vero" volto è simile al suo ma che io non posso vederlo.
Questo è dovuto al fatto che non mi sono ancora abituato al mondo
"reale" e così conservo una mia immagine residua, che col tempo,
e l'esperienza, sconparirà.
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