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Per tornare a casa da
scuola passo sempre attraverso il parco del Castello di Donnafugata per
accorciare la strada. Non appena giungo al tempietto al centro del giardino,
noto una figura che si staglia al suo interno e incuriosito mi avvicino.
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Ormai sono a pochi metri e
noto la figura di un anziano, vestito con una tunica e con una miriade
di collane e braccialetti. Prima ancora che io apra bocca il saggio mi
dice che io sono l'eletto! Confuso gli chiedo spiegazioni e lui mi racconta
che è tutta la vita che mi sta cercando e che mi farà scoprire
la vita "reale" di Ragusa. Dopo questa spiegazione rimango più perplesso
di prima. Lui mi spiega che quella che sto vivendo non è la vera
vita di Ragusa ma è solamente un mondo fittizio che mi è
stato messo davanti agli occhi per coprire la verità. Una verità
che è fatta di miti e leggende, di storie antiche tramandate dagli
avi che ora sono andate perse ma che rivivono in lui e che impregnano le
mura delle case, delle chiese, dei monumenti, insomma, tutto!
Come prima cosa gli chiedo
di questa vita "reale", visto e considerato che ero già convinto
di vivere nella realtà! Così la discussione diverge su un
punto molto importante: cosa è reale? Il saggio mi spiega che tutto
è "reale", visto che il cervello interpreta segnali elettrici provenienti
dall'esterno; questa fonte esterna può avere qualsiasi provenienza.
Tutto questo mi sembrava
totalmente assurdo e così, trattando il saggio come un vecchio pazzo,
decido di andarmene. Prima di andarmene il vecchio mi pone un quesito:
"Hai mai fatto un sogno tanto realistico da sembrarti vero? E se da un
sogno così non dovresti più risvegliarti, come potresti distinguere
il mondo dei sogni dalla realtà?".
Non so come ma questa
frase risveglia un qualcosa di insito in me da tempo ma che non avevo ne
la forza ne le capacità di farla uscire.
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Il vecchio pone entrambe
le mani davanti a me e mi dice di scegliere tra la pillola azzurra e quella
rossa:
- "con la prima continui
a vivere la tua solita vita e domani ti sveglierai in camera tua e crederai
a quello che vorrai";
- "con la seconda entri
nel paese delle meraviglie e vedrai quanto è profonda la tana del
bianconiglio!".
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A questo punto mi si pongono
davanti due possibili strade:
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