Cenni Storici e non...
                           SESSAME
...un nome che ,fin dall'antichirtà, riecheggia il numero sei. Tali erano le miglia romane che separavano l'insediamento dalla città di acqui Terme, sei i corsi d'acqua che bagnano il suo terrirtorio e sessanta le miglia romane che segnavano la distanza da Torino. Sessame è un insediamento antichissimo, già peesistente alla conquista romana della zona. Per tutto il Medioevo in questo borgo si susseguirono signorie e dominazioni diverse.
Nel 1217 ci fu la cessione da parte di Enrico, figlio di Ottone, di una parte del territorio di sessame al podestà di aAlessandria. Pochi anni dopo anche la restante parte venne ceduta allo stesso podestà, dall'altro feudatario, Ruffino Croza:in questo modo venne unificato il territorio sotto la giurisdizione di Alessandria.
In seguito il borgo divenne signoria dei Del Carretto di Ponti.
Nel 1441 tutti i comuni subirono l'invasione delle milizie di Francesco Sforza.
Gli anni che vanno dal 1610 al 1637, sono i peggiori per questi territori, sottoposti alle continue scorrerie a seguito della guerra di secessione spagnola.
Nel 1708 Sessame passo sotto il controllo dei Savoia.
Sulla sommità della collina posta a nord-ovest sorgeva il castello di questo paese, edificio di cui oggi non rimangono che alcuni ruderi.
Al di là del centro abitato, oggi Sessame si estende su quattro grandi frazioni, dedicate ai santi protettori: San Giorgio, San Sebastiano, San Rocco e San Pietro.
A valle, dove Sessame confina con il fiume, esiste un luogo particolare delimitato a garzaia in cui è possibile ammirare lo splendido airone cenerino, in quanto alcuni esemplari sono diventati stanziali.
Il comune di Sessame è famoso anche per una sua antichissima e segreta ricetta di risotto e per il Brachetto d'Acqui d.o.c.g.
E' nato da poco tempo proprio a favore di questo incomparabile vino, un circolo, "Gli Amis del Brachet". Il suo scopo è quello di sopperire all'esigenza di avere un luogo dove le persone ivi residenti si possano trovare per passare il loro tempo libero, ma anche e soprattutto per sostenere quella che costituisce la più grossa fetta dell'economia del paese. Questo circolo è un felice esempio del legame inconfutabile tra l'uomo e il territorio.
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