La fusione e il versamento del metallo nello stampo rientrano tra le fasi più
delicate del processo di fusione a cera persa. Il metallo può essere fuso
utilizzando diversi sistemi: 1) mediante riscaldamento a fiamma, 2) mediante
riscaldamento a induzione elettromagnetica, 3) mediante riscaldamento a
resistenze elettriche. Il metodo del riscaldamento a fiamma nel crogiolo é ormai
piuttosto superato a causa della scomodità e della difficoltà di controllo del
processo termico. Esso rimane tuttavia l'unico utilizzabile quando la colata
avviene con la centrifuga del tipo manuale con caricamento a molla, dove la
fusione avviene su crogioli aperti a forma di vaschetta sistemati orizzontalmente
davanti al cilindro. Il riscaldamento a induzione sfrutta le correnti indotte
nel crogiolo e nel metallo da un induttore costituito da una bobina in rame
percorsa da corrente alternata. Questo procedimento comporta l'uso di
apparecchiature complesse e un consumo energetico piuttosto elevato. Inoltre la
fusione si svolge spesso in modo troppo rapido e violento a causa della tendenza
(che esiste nella maggior parte dei casi) di voler stringere i tempi di
lavorazione. Il forno fusorio con riscaldamento a resistenza elettrica, pur
avendo tempi di fusione un poco più lunghi, non presenta questi inconvenienti.
L'attività di ricerca svolta negli anni passati dai tecnici MDM ha consentito di
definire due tipologie di resistenze in leghe speciali destinate all'impiego con
alimentazione a bassa tensione che presentano diversi vantaggi, tra cui un basso
assorbimento elettrico con elevato rendimento e la totale sicurezza
antiinfortunistica. La fase più critica del procedimento di microfusione a cera
persa é la colata del metallo nello stampo. L'aria contenuta in quest'ultimo e i
gas che si formano nel momento in cui il metallo liquido viene a contatto con le
pareti dello stampo possono infatti ostacolare il deflusso del metallo o essere
inglobati nel pezzo fuso determinando difetti di forma, soffiature, microporosità
e rugosità superficiali. Il sistema di colata impiegato fin dalle origini prevede
il riempimento dello stampo a mezzo della forza di gravità. Per ridurre il
pericolo di porosità nelle fusioni, nel corso degli anni si sono tuttavia
affermati due procedimenti: 1) la colata in centrifuga e 2) la colata sotto
vuoto. Nel primo sistema il metallo liquido riempie lo stampo in virtù della
forza centrifuga applicata allo stampo stesso e al crogiolo posti in rapida
rotazione al fine di produrre una spinta molto superiore a quella della forza
gravitazionale. Con il secondo sistema si riduce invece la quantità di aria e di
gas presenti all'interno dello stampo durante il versamento del metallo. Lo
stampo, in materiale poroso, viene sottoposto all'azione risucchiatrice del vuoto
in modo da provocare un'energica aspirazione dell'aria presente e dei gas
generatisi durante la colata, riducendo grandemente il pericolo di inclusioni.
Tale pericolo non è però completamente eliminato poiché la depressione viene
applicata allo stampo solo al momento della colata, i tempi di aspirazione dei
gas sono necessariamente molto ridotti e le quantità di aria e di gas presenti
nello stampo sono relativamente elevate. Per superare queste problematiche, nella
VACUMCAST, la fonditrice automatica realizzata dalla MDM, al di sopra dello
stampo é prevista una seconda camera ermetica nella quale viene mantenuta una
depressione dell'ordine di 100 : 200 mbar. In questa camera é alloggiato il
fornetto elettrico basculante in grado di ruotare automaticamente verso la camera
di colata per il versamento del metallo. Lo stampo é invece racchiuso nella
camera di colata sottostante a una depressione superiore, ca. 10 mbar. L'azione
del vuoto in campana ha il duplice effetto di degassare progressivamente il bagno
del metallo fondente e di eliminare gran parte dell'aria dallo stampo prima della
colata. Inoltre, durante il versamento del metallo, la maggiore depressione
creata nella camera dello stampo favorisce l'evacuazione attraverso la porosità
del gesso dell'aria residua e dei gas generati. In questo modo si possono
ottenere pezzi fusi con un'ottima finitura superficiale, praticamente esenti da
soffiature e porosità e con una malleabilità superiore poiché il metallo é stato
fuso e versato nello stampo in modo dolce, senza azioni violente e traumatiche.
FUSIONE IN FONDITRICE AUTOMATICA
I principali elementi costitutivi della
fonditrice automatica VACUMCAST MDM: il fornetto ribaltabile contenente il
crogiolo (in alto), la camera di colata in cui viene montato il cilindro (in
basso), il quadro comandi per l'azionamento di tutte le funzioni automatiche (a
sinistra).
Il lingotto d'oro viene inserito nel crogiolo per essere fuso. Quando sarà
ormai liquido, il cilindro verrà prelevato dal forno di cottura e collocato nella
camera di colata della macchina con il foro rivolto verso l'alto.
Quando l'oro ha raggiunto la giusta temperatura, premendo un pulsante viene
automaticamente abbassata la campana, prodotto il vuoto nelle due camere
ermetiche e ribaltato il crogiolo.
Il fornetto con il crogiolo contenente l'oro fuso si ribalta lentamente al di
sopra dello stampo.
L'oro fuso cola nel cilindro sottostante.
Dopo il versamento del metallo il fornetto si riporta in posizione verticale.
Il cilindro contenente il grappolo di metallo prezioso é pronto per essere
estratto dalla macchina.
COLATA STATICA
L'oro é pronto nel crogiolo per essere fuso in un apposito forno fusorio.
L'oro fuso viene versato nel cilindro già collocato nella camera di colata a
depressione. Al momento del versamento del metallo, il cilindro viene sottoposto
all'azione del vuoto. Lo stampo, inserito in un cilindro d'acciaio forato, viene
sottoposto all'azione risucchiatrice del vuoto su tutte le sue superfici tranne
che sulla faccia superiore, dove si trova il canale di colata. La depressione
provoca l'aspirazione dell'aria e dei gas generatisi durante la colata, riducendo
cosi il pericolo di inclusioni.
Informazioni tecnico-commerciali: sales@mariodimaio.it
Per qualsiasi altra informazione: info@mariodimaio.it
Mario Di Maio S.p.A.
via Paolo da Cannobio, 10 - 20122 Milano
Tel. 02-809926 (ra) - FAX 02-860232/862105