Laboratorio di disegno industriale e ambientale IV
Prof. C. Soddu - Prof.ssa E. Colabella
A volte la gente mi guarda sorpresa quando vede che io qui, seduto sulla
panca, leggo il mio Voltaire e per di piu' bevo un bicchiere d'acqua
fresca, si meravigliano, scuotono il capo e se ne vanno, ritenendomi
probabilmente un individuo a cui lo stato ha concesso la liberta'
che si da' ai buffoni. Sono anni ormai che a casa non leggo piu' un
libro, mentre qui nella Sala Bordone ho gia' letto centinaia di
libri, io in vita mia non ho mai letto un solo libro da cima a
fondo, il mio modo di leggere e' quello di uno sfogliatore di grande
talento, cioe' di un uomo che preferisce sfogliare piuttosto che
leggere, e che percio' sfoglia dozzine, qualche volta centinaia di
pagine, prima di leggerne una; ma quando quest'uomo legge una
pagina, la legge con una profondita' ineguagliabile e con la piu'
intensa passione per la lettura che si possa immaginare.
Lei deve sapere che io, piu' che un lettore, sono uno sfogliatore,
che amo lo sfogliare non meno del leggere, che nella mia vita ho
sfogliato milioni di pagine in piu' di quante ne abbia lette, ma che
sfogliando ho sempre provato una gioia e un piacere intellettuale
pari, se non superiori, a quelli che ho provato leggendo.
E' senz'altro meglio, di un libro di quattrocento pagine, leggere
solamente tre pagine, ma leggerle in profondita', mille volte piu'
in profondita' di come le legge il lettore normale, che legge tutto,
ma neanche una pagina, diceva, la legge in profondita'. E' meglio
leggere dodici righe di un libro con la massima intensita' e
penetrarne, possiamo dire, il senso profondo, piuttosto che leggere
tutto il libro come il lettore normale, che alla fine conosce il
libro che ha letto come uno che viaggia in aereo conosce il
paesaggio che sorvola. Non ne percepisce neppure i contorni.
Cosi' oggi tutti quanti leggono ogni cosa a volo d'uccello, leggono
tutto e non conoscono niente.
Ultima revisione: 10 gennaio 1997