PrecedenteReagentiSommario

AUTOSOMIGLIANZA

Nei sistemi naturali, la struttura dell'intero sistema è spesso riflessa in ogni sua parte.
Nel corso dell'esplorazione dei fenomeni naturali, il computer ha la funzione di "frattaloscopio", in quanto ci consente "di vedere il mondo in un granello di sabbia".
Alcuni sistemi presentano un’ Autosomiglianza pressoché perfetta, mentre altri possono sembrare decisamente non frattali.
Da dove trae origine la validità di questo teorema?
Esiste un qualche codice segreto che nasconde le informazioni relative all'intero fiume in ogni sua ansa?
Le anse più' piccole utilizzano in qualche modo quelle a cui appartengono come modelli?
Esiste una spiegazione più plausibile: le forze che modellano l'intero somigliano a quelle che modellano una singola ansa.
Non e' necessario compiere complessi studi idrogeologici per osservare che, quando il corso del fiume viene deviato in una direzione, i cambiamenti nella velocità dell'acqua tendono a deviarne il corso nella direzione opposta.
Questo vale a ogni scala, tanto per un fiume lungo 100 chilometri quanto per un torrentello di pochi metri.
Ecco quindi il secondo principio della scienza frattale, che aiuta a spiegare il primo.
Un sistema appare autosomigliante quando forze simili operano a vari livelli di scala.
Non e' per mera coincidenza che numerosi frattali ricordano l'acqua.

UOMO AUTOSOIGLIANTE di D.OLIVER

L'acqua genera spesso forme autosomiglianti. In misura elevata semplicemente in quanto conserva lo stesso comportamento su scale molto diverse.
Cento grammi d' acqua corrispondono a una piccola forza in modo molto simile a quello in cui cinque tonnellate d' acqua rispondono a una forza di grande entità', per cui assumono spesso anche lo stesso aspetto.
La chiave della modellazione frattale di un sistema consiste nella scoperta delle forze che agiscono contemporaneamente su più' livelli. nel caso dei fiumi e' la sinuosità.