Come sembra e come e'.
La Scala Regia con larghezza ed altezza gradualmente decrescenti risveglia l'impressione di una profondita' spaziale che supera di molto le dimensioni reali inoltre la luce, viene utilizzata quale mezzo per dissolvere i contorni dell'ambiente e rendere ancora piu' soggettiva la percezione delle dimensioni di tutta l'opera archittonica.
Fig.49 Bernini, progetto della Scala Regia del Vaticano, secondo una incisione di Carlo Fontana.
Il principio di qualita' addotto come obbiettivo e legge per la mia tesi da questa architettura e' l'utilizzo della prospettiva quale elemento di illusione architettonica dello spazio.
L'utilizzo della luce quale elemento dinamico e caratteristico dellarchitettura; in questo caso la luce non serve piu' ad illuminare ma ad abbagliare per confondere la percezione dello spazio.
Fig 49a la sezione della Scala Regia.
La luce entra a meta' altezza dello scalone da una prima finestra in corrispondenza del primo pianerottolo, dopo il monumento di Costantino; poi da una seconda, finestra in corrispondenza del secondo pianerottolo, posto apparentemente molto lontano, entra abbagliando chi sale ponendo in controluce tutto l'apparato architettonico di modo da dissolverne i contorni.
Fig. 49b la pianta della scala regia.