La sperimentazione è stata effettuata su un dipinto di Giorgio de Chirico “Piazza romana”, in cui l’evoluzione ha interessato tutti gli edifici presenti nel quadro stesso.
Il primo passo per l’applicazione di questa procedura è l’individuazione di una griglia a maglia quadrata, sulla quale si è basata la ricostruzione in 3 dimensioni dei singoli eventi secondo una personale lettura.
Il passo successivo, dopo aver ottenuto gli ingombri sia in pianta che in alzato, è di procedere nella scomposizione degli eventi segnando sulla maglia stessa i punti che genereranno, secondo un asse simmetrico, solidi a base quadrata. 
Ogni evento avrà una propria riconoscibilità dettata dalla grandezza, dalla rotazione
e dal posizionamento dei 
quadrati di base scelti  in un universo di possibili soluzioni.
A questo punto si può simulare la crescita nella terza dimensione attraverso lo sviluppo di cubi.
Nel caso in cui sia impossibile ottenere determinate altezze con la sola e semplice 
sovrapposizione di cubi (celle elementari), si rende necessaria l’eccezione alla regola che prevede l’utilizzo di elementi troncopiramidali o parallelepipedi (lacune reticolari) differenti in pianta e sviluppo rispetto alla crescita cubica ordinatrice.