"(...) Il gesto per noi, non sara'
piu' un momento fermato del dinamismo universale: sara', decisamente, la sensazione
dinamica eternata come tale. Tutto si muove, tutto corre, tutto volge rapido. Una figura non e' mai stabile davanti a noi ma appare e scompare incessantemente. Per la persistenza dell'immagine nella retina, le cose in movimento si moltiplicano, si deformano, susseguendosi, come vibrazioni, nello spazio che percorrono. Cosi' un cavallo in corsa non ha quattro gambe: ne ha venti e i loro movimenti sono triangolari.(...)". Boccioni, Carra', Russolo, Balla, Severini, La pittura futurista, Manifesto tecnico, 11 aprile 1910. |
|