Dinamismo di un foot-baller
Umberto Boccioni 1913 - olio su tela
Museum of Modern Art - New York

Umberto Boccioni (Reggio Calabria, 1882 - Verona, 1916) e' il maggior artista del futurismo ed uno dei principali italiani, malgrado la brevita' della vita gli abbia impedito l'approfondimento della propria personalita'. Dal 101 vie a Roma, dove conosce pittori d'avanguardia, come Severini e Balla, e dove ha inizio il suo distacco dalla cultura tradizionale, preferendo apprendere il disegno da un cartellonista, come un moderno visualizzatore e propagatore di idee, piuttosto che nelle scuole d'arte, nella convinzione che sia "un errore bestiale studiare durante lunghi anni cio' che ha formato la verita' in altre epoche". Piu' importante e' il trasferimento, sulla fine del 1907, a Milano, la citta' del "nostro tempo industriale"; a Milano si incontra con Previati, uno dei maestri del divisionismo e, dopo il lancio del Manifesto Futurista con Marinetti, decidendo dopo accanite discussioni, di lanciare a sua volta i due manifesti della pittura futurista insieme a Carra', Russolo, Balla, e Severini. Da questo momento Boccioni diventa uno dei massimi esponenti della nuova corrente. Pittore, scultore, teorico, ne sostiene fervidamente le idee con la validita' delle proprie opere e con scritti che costituiscono ancora oggi il veicolo piu' efficace per comprendere il futurismo.


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