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La luna è un elemento che
già contiene in sé un forte mistero, ma in quest'immagine
tale caratteristica è messa ancor più in evidenza dal "sezionamento"
dell'oggetto; esso infatti non viene mostrato nella sua interezza, ma viene
in parte oscurato in modo da porre in evidenza una forma semplice e parziale,
che tuttavia racchiude una grande carica di mistero. Questa carica è
data sia dell'illusione che si crea nel momento in cui l'osservatore crede
di vedere una "falce", o una semplice linea curva, mentre in realtà
si tratta di un vero e proprio volume, sia dall'accostamento di colori
contrastanti, come nero e rosa, che creano un ambiente surreale e indefinito.
La matrice del mistero sarà pertanto relativa al sezionamento dell'oggetto, con uno o più piani, e alla successiva messa in evidenza di un particolare grazie all'uso del colore. |
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Ul mistero, in questo caso, nasce
da diversi fattori:
1) Innanzitutto il colore che, come in precedenza, fornisce un'immagine diversa dalla realtà, molto più suggestiva e, appunto, misteriosa; questo effetto è dato anche dal rapporto tra soggetto e sfondo e dalla correlazione tra i diversi piani visivi. Infatti è lo sfondo con i suoi colori, pur essendo in secondo piano, a prevalere sugli oggetti posti in primo piano che, al contrario, risultano completamente neri. Questa inversione di piani, generata da giochi di luce, fornisce l'immagine che si osserva e diventa una matrice del mistero, in quanto attribuendo una diversa importanza alle componenti del soggetto, attraverso l'uso del colore (sia esso un dipinto, una foto, o un oggetto), si ottiene un effetto particolarmente suggestivo e capace di rendere misterioso il soggetto stesso. 2) In secondo luogo le forme allungate e sfumate, i cui contorni si perdono senza delimitare in modo netto e preciso l'immagine, fino a penetrare nello sfondo, fondersi con esso e creare un unico elemento. La matrice che se ne ricava è proprio l'uso di una linea di contorno non netta, non pulita e regolare, ma ondulata, mossa, sfumata, indefinita, quasi evanescente, accostato all'allungamento delle forme, in orizzontale più che in verticale, come se queste forme volessero tendere a qualcosa e nel tentativo di farlo si fondessero al piano che le sostiene. 3) Infine i rami intrecciati degli alberi in primo piano costituiscono una fitta trama di linee rette che si intersecano originando una sorta di labirinto cieco, senza uscita e pieno di mistero. Attraverso l'uso di griglie irregolari e di intrecci (sia a livello pratico che concettuale) è possibile ricreare lo stesso tipo di "tessuto" carico di mistero. |
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Anche quest'ultimo caso di matrice del mistero è riferita all'uso del colore; esso infatti rende l'immagine, già misteriosa per il soggetto che rappresenta, ancor più misteriosa e surreale grazie all'accostamento di colori contrastanti quali nero, rosa, azzurro, bianco e viola, attribuendo ad ognuno un significato particolare, quasi come a voler rappresentare la lotta tra bene e male, tra realtà e fantasia: l'esterno, lo sfondo, ovvero il piano in cui l'osservatore si trova è cupo, triste, pesante, sensazione data dall'uso del viola e del nero, mentre tutto ciò che c'è oltre la porta è leggero, vitale e fresco, grazie all'uso dell'azzurro e del bianco; il "passaggio" è rappresentato dal colore rosa (la porta), che in questo caso costituisce il colore neutro in quanto può essere entrambe le cose, bene e male, realtà e fantasia, a seconda del ruolo che svolge. |