FONDAMENTI GENIUS LOCI

"L'architettura appartiene alla poesia, suo scopo è aiutare l'uomo ad abitare; ma l'architettura è un'arte difficile; fare città ed edifici pratici non è sufficiente. L'architettura diviene quando 'un ambiente completo si rende visibile', per usare una definizione di Susanne Langer. In generale questo significa concretizzare il genius loci."25
Abbiamo suddiviso la nostra identificazione del carattere del luogo secondo quattro ambiti: l'edificio 'generico', l'edificio 'dominante', la pianta, il prospetto.
Questa fase è stata per noi molto importante, poichè ci ha consentito, poi, di determinare gli obiettivi inerenti il genius loci, che abbiamo differenziato rispetto agli obiettivi soggettivi, ossia da quelli che rispondono ad una qualità soddisfacente il nostro 'modo di vedere'.
Possiamo così sintetizzare le proprietà proprie del contesto urbano, ossia di Manhattan, le quali, a nostro parere sono quelle di contesto in cui i fondamenti essenziali risiedono nel suo modo di porsi e presentarsi, nelle modalità di concretizzazione del poggiare e dell'elevarsi, riportando una affermazione di Christian Norberg-Schulz. "Quando una città affascina per un suo particolare carattere distintivo, in genere vuol dire che la maggior parte dei suoi edifici intrattengono un rapporto analogo con il cielo e con la terra: ossia sembrano esprimere una forma di vita comune, delle affinità nell'essere al mondo; ne nasce così un genius loci che consente l'identificazione umana.""26
La combinazione di tali elementi determina una nostra rilettura soggettiva della qualità del luogo -di Manhattan-, sottolineandone il suo carattere distintivo particolare.
Per quel che riguarda l'edificio, ne abbiamo considerato sia i parametri generali, che gli aspetti particolari ed abbiamo posto l'accento sui rapporti che esso instaura con il suo intorno.
Infatti caratteristiche come: gradone, tecnologia standard, alta tecnologia, simbolismo, semanticismo, trovano la loro palesazione all'interno di un contesto tecnico-formale di tipo generale; mentre caratteristiche come: verticalità, massima occupazione del suolo, dominio zona, competizione skyline, posizione di complemento o privilegiata, sono concernenti l'articolazione individuale degli edifici stessi.
In sostanza, ciò che vogliamo mettere in risalto, infatti, non è esclusivamente un approccio di tipo tecnico-formale, dell'evento architettonico, ma anche come quest'ultimo dialoghi e, quindi, possa essere interpretato quale evento in stretta relazione con il suo intorno, con 'il cielo e la terra' e con le altre esistenze limitrofe.
"Il significato della concretizzazione architettonica sarà dunque quello di mettere in opera un luogo, nel senso concreto del costruire...""27
Per quanto riguarda, invece, le caratteristiche a scala microsistema, abbiamo esaltato caratteri che, a nostro modo di analizzare, posseggono come effetto preponderante l'evidenziare il genius loci dell'insediamento, il contenuto di esso rappresentato e concretizzato nell'identificazione della città stessa.
La pianta del luogo è ravvisabile secondo elementi riassumibili con termini quali: razionale libera, scacchiera, connettività infrastrutturale, elevata automazione, massima occupazione del suolo, policentrismo di eventi, qualità servizi, ed anche dai vincoli delle preesistenze (mare, parco); il prospetto è anch'esso generatore di caratteristiche determinanti per il genius loci, precisamente con elementi da noi riassunti come: frastagliato sconnesso, policentrico, verticale, fitto, gerarchico, dominante con uno skyline di eventi particolari.
La nostra sensazione è quella di un luogo altamente significativo, con una identità implicante le caratteristiche sopraddette. Ecco esplicati i fondamenti del genius loci, dal nostro punto di vista, scaturiti dalla analisi della struttura spaziale e del carattere di Manhattan. Ci pare siano sorte dimostrazioni manifestative, dunque effettivamente piuttosto rilevanti, traducibili nella identificazione interpretativa del carattere del luogo stesso.

Edificio generico: E' l'edificio alto che attecchisce e si impone come elemento catalizzante all'interno della dimensione urbana. Il suo processo di determinazione dei caratteri costanti ha inizio già dagli anni '30, configurando una tecnologia standard nelle sue parti, grazie all'evoluzione tecnico-applicativa.
"Non essere più vincolati a mantenere una dimensione costante del corpo di fabbrica rispetto al nucleo dei servizi significa che non è più necessario sviluppare in lunghezza l'edificio. La lastra a sviluppo longitudinale può essere trasformata in un blocco più compatto e gli edifici in cui venivano creati dei recessi in varie forme, ad U, ad L o ad E per portare la luce anche nelle parti meno avvantaggiate per l'esposizione, possono finalmente evitare i lunghi e sottili corpi a doppia distribuzione interna. La rinuncia di piante variamente articolate, in favore di piante più compatte a parità di lotto edificabile dà un incremento della superficie utile da affittare, poichè sono possibili piani con aree maggiori di quanto prima non fosse possibile con piante di forme irregolari.""28
L'interesse del mercato immobiliare ha condotto quindi non solo ad una trasformazione semplificata della forma dello spazio, ma anche a rendere massima ed ottimizzare la struttura e l'occupazione del suolo.
A New York, le vie ed i filoni progettuali, nonostante l'eclettismo delle idee, si orientano verso un unico, omogeneo 'tipo' di grattacielo, quello che noi abbiamo scelto di denominare 'edificio generico'.
Sempre più quest'ultimo viene reso in maniera unitaria e razionale: "Il modello del grattacielo moderno è l'immagine che Mies van der Rohe perfeziona in una ricerca continua che tende alla purezza volumetrica e al verticalismo astratto del prisma senza fine.""29
Oltre a questi importanti aspetti che ci hanno aiutato nella definizione del genius loci, crediamo sia opportuno focalizzare il ruolo, anch'esso primario al medesimo fine, dell'elemento 'gradoni'. Abbiamo difatti inserito lo stesso, nel contesto ivi preso in esame, nella riproposizione di sottolinearne la sua dominanza, con l'ausilio della propria combinazione dei volumi, che ne esprimono e conferiscono la sagoma.
A New York, e meglio ancora a Manhattan, l'incremento verticale dell'edificio generico è pur accompagnato dallo sviluppo dell'edificio a gradoni, appunto, derivante dal grattacielo 'decò', segno decisivo del progressivo evolversi del grattacielo moderno, avente genesi dalle suggestive immagini di Hugh Ferris -in The Metropolis of Tomorrow, 1929- dalle caratteristiche e qualificanti sezioni a gradoni. Da non trascurare è anche il fatto che questi edifici presentano una buona soluzione, "zoning resolution", per l'effetto 'canyon' che si verifica a New York.

Edificio dominante: Per edificio dominante abbiamo inteso tutti quegli eventi architettonici la cui immagine formale è svettante e determinante.
In essi i fondamenti del genius loci sono estremamente caratterizzanti, poichè vi permane comunque la verticalità accentuata, che però, prosegue di pari passo e in stretta relazione con diversi altri elementi, ai quali è pur probabile dare una differente interpretazione, rispetto alla nostra, ma che rafforzano il genius loci del contesto in qualunque modo.
Abbiamo ritenuto basilare sottolinearne il simbolismo, il semanticismo, la competizione nello skyline, l'alta tecnologia, la posizione privilegiata, che in sinergia tra loro, aiutano e danno contributo a definire appunto la 'personalità' indubbia prevalente.
L'evento edificio dominante diviene protagonista, è, in un certo senso, il superamento del grattacielo cartesiano, poichè nasce dal bisogno di caratterizzazione ed identificazione, di distaccarsi e differenziarsi dalla 'scatola anonima', in sintonia, piuttosto, con il grattacielo delle iniziali generazioni, definito nel suo carattere simbolico-espressivo ed altamente semantico. Inoltre si differenzia nella sua 'posizione di privilegio', datosi che deve essere emblema pubblico-commerciale, deve poter incrementare gli spazi sociali ad esso inerenti, che ne consentano una attrattiva personale.
Il bisogno palese di annullamento di anonimicità e di insistenza sul richiamo dell'immagine, con l'aiuto anche dell'alta tecnologia, acquisiscono concretezza mediante anche l'ostentazione visiva, l'evidenziazione dell'aspetto formale: "...la caratterizzazione dell'ambiente e dello spazio diventano gli acceleratori commerciali e determinano la fortuna ed il successo dell'edificio.""30

Pianta e prospetto: L'individuazione dell'impronta preponderante relativa alla pianta ed al prospetto di Manhattan, è stata portata avanti e sviluppata mediante lo studio dell'immagine e dello spazio della penisola stessa.
Manhattan può essere essenzialmente assemblata mediante la delimitazione di Downtown, World Trade Center, Midtown, Upper West Side, Central Park, Upper East Side, Uptown.
La stessa inizialmente, forse ad un primo sguardo, potrebbe sembrare disorientante, ma, al di là di questa impressione, appaiono la maglia razionale libera e la scacchiera, che ne delineano l'aspetto logico della conferma spaziale; rimangono, tuttavia, al di sotto della 14th Street, delle vie meno squadrate e più intricate. La punta meridionale di Manhattan, con il World Trade Center, Battery Park City, Battery Park e il Financial District, presenta ancora una traccia delle antiche vie risalenti all'epoca coloniale.
Nonostante ciò, siamo in presenza dello spazio razionale per eccellenza.
Il World Trade Center è una delle aree più rappresentanti di Manhattan, con i suoi grattacieli che propongono le cime più alte, fino a oltre 410 metri, ben identificabili da lontano.
L'Empire State Building e il Chrysler Building hanno supremazia nel prospetto del sistema urbano, nello skyline.
Il cuore di Battery Park, il World Financial Center, è un ambito fortemente qualificante, i cui edifici sono stati edificati su un terrapieno; sono quattro torri compatte, vetrate ed in granito levigato, con la cima differenziata nelle forme geometriche, che ne crea l'elemento sottolineante l'identificazione.
La pianta stessa di Battery Park, è una componente interessante a nostro parere, in quanto è stata progettata da Echstut e Cooper nell'intento di mantenere una coerenza rispetto al preesistente urbano e naturale.
Ennesimo elemento emergente all'interno del microsistema, secondo noi, è Broadway, la sola via che percorre Manhattan da nord a sud; in passato è stata una via indiana, delineata dalle vicine colline e dalle foreste ivi presenti, ma poi ampliata dai coloni olandesi e detta Strada Larga, 'Breede Wegh'.
Ai tempi attuali la maglia dell'edificato è assai fitta, a tal punto che da essa non si riesce a scorgere la sommità dei grattacieli.
All'interno del luogo urbano abbiamo accettato ed interpretato soggettivamente, come elementi appartenenti, anche se 'vincolanti', la presenza del mare e del Central Park.
Manhattan, difatti, è separata dal mare, oltre che da un largo estuario ed ha potuto espandersi essenzialmente mediante la costituzione dei ponti che hanno preso il posto dei traghetti. Simbolo immanente della città è proprio il ponte di Brooklyn, finito di costruire nel 1883.
Il secondo 'vincolo' è quello del parco, come sopra detto, che spazia e si estende per una superficie totale di 340 ettari e che afferma la sua presenza nel contesto del 'cemento', con chiara caratterizzazione dell'ambiente.
L'immagine che abbiamo tratto da Manhattan è quella dunque di una metropoli moderna, concretizzante l'aspetto di città dinamica: "New York deve la propria fortuna alla posizione del porto che permise l'insediamento dei primi coloni olandesi, ma anche alla sua eccezionale vitalità. Opulenza, miseria, libertà, violenza, miscuglio di razze e di culture...""31

SCHEMA del GENIUS LOCI