E' una nostra interpretazione della Manhattan attuale, anni '90,
dove spiccano temi post-modern, quali l'AT&T Building, il Citicorp
Building, il Worlr Trade Center, Battery Park, la Trump Tower, integrati
con le 'vecchie guardie'.
"E' una fase che ricerca soprattutto l'arricchimento dell'espressività
e del simbolismo formale. Le scelte progettuali si rivolgono a due principali
linee di ispirazione: il formalismo geometrico e il formalismo storico."46
Il modello appare policentrico (area a sud della penisola ed
area a sud del Central Park); gli edifici tendono a primeggiare più
per l'immagine formale che per l'imponenza dimensionale. Il formalismo
si esplica attraverso sia la combinazione di forma ed immagine di tipo
geometrico (elaborazione della superficie di tipo grafico, disegno della
sagoma, scultura del volume) e di tipo storico, visto come richiamo alle
forme antiche, evidente metafora del linguaggio architettonico che aveva
avuto il suo fulcro negli anni '70.L'intero sistema è così
identificato da una summa di eventi variabili e dipendenti, posti in una
logica di competizione-dominio gerarchica, ma pur sempre connessi al sistema
reticolare-policentrico che il modello prevede. Grazie alla policentricità,
le infrastrutture si espandono oltrepassando i confini (ponti).Parco e
mare rimangono ulteriormente, nonostante ciò, ancora vincoli ambientali
da rispettare: l'abitato (o il parco) non osa proporsi oltre di essi, e
la netta linea di demarcazione ne è un segno tangibile.Rilevabile
è però il fatto che diversi eventi architettonici cominciano
ad aprirsi alle strade con giganteschi atrii (plazas), i quali garantiscono
un colloquio, una continuità pubblico-privato, tra strada ed edificio,
sviluppando perciò coinvolgimento e partecipazione (permeabilità)
e creando un tutt'uno tra architettura stessa ed interfaccia contaminante
l'infrastruttura o l'intorno, (atrio AT&T, pilotis Citicorp, negozi
Trump Tower, parco e galleria Battery Park).
GENIUS
LOCI : Verticalità, Concentrazione fitta, Dominio
OBIETTIVI
EDIFICIO : Gerarchia
OBIETTIVI
MICROSISTEMA : Policentrismo
CONTAMINANTI
: Strade
CLASSI
DI EDIFICI : A, B, C, D.
La seconda evoluzione è scaturita dalla riproposizione
della medesima logica organizzativa proposta in tale sperimentazione, pertanto
si afferma come appartenente alla medesima specie urbana e si caratterizza
mediante lo stesso DNA, ma si presenta con una identità propria
e quindi come un'evoluzione differente dalla precedente e da quelle successive.
Lo scenario urbano appartiene dunque alla stessa famiglia, ma
assume un ulteriore incremento di complessità, poichè sviluppa
i propri elementi caratterizzanti e nasce dall'apertura del sistema a nuove
contingenze e richieste.
La flessibilità del sistema serve specificatamente a poter
trasformare di volta in volta le ipotesi concettuali, ampliando e dilatando
la possibilità di accettazione delle eccezioni. La crescita di complessità
viene qui ad individuarsi sia attraverso una evoluzione genetica degli
eventi, sia mediante la ridefinizione delle richieste e delle contingenze
precedenti.
Gli eventi architettonici, in tale evoluzione, risultano essere
appartenenti a classi di edifici maggiormente complesse, nell'ambito della
loro formalizzazione morfogenetica, arricchite quindi all'interno del processo
di genesi.
Inoltre in queste immagini si può osservare l'aumento
di concentrazione fitta di occupazione del suolo e di semanticismo e di
simbolismo degli eventi proliferanti.
Questa seconda evoluzione da noi proposta, è un individuo
facente parte della specie urbana qui analizzata, ma si caratterizza in
maniera unica, rispetto alle altre, poichè possiede sfaccettature
in precedenza non prevedibili e in seguito mutevoli, sorte dall'incremento
delle contingenze della logica compositiva da noi presentata e sperimentalmente
proposta. Dal disequilibrio progettuale, attraverso questo puntuale e preciso
percorso, la specie urbana si offre come una possibile idea, una flessibile
immagine di metropoli con caratteristiche aleatorie, ma non vuole essere
considerata come una imposizione chiusa e non attenta ai continui e perenni
mutamenti possibili e alle numerose riformalizzazioni di richieste.
Le immagini urbane seguenti palesano i sopradetti concetti ed
esprimono visivamente la nostra idea progettuale in evoluzione.
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