Edificio
generico: E' l'edificio alto che attecchisce e
si impone come elemento catalizzante all'interno della dimensione urbana.
Il suo processo di determinazione dei caratteri costanti ha inizio già
dagli anni '30, configurando una tecnologia standard nelle sue parti, grazie
all'evoluzione tecnico-applicativa.
"Non essere più vincolati a mantenere una dimensione costante
del corpo di fabbrica rispetto al nucleo dei servizi significa che non
è più necessario sviluppare in lunghezza l'edificio. La lastra
a sviluppo longitudinale può essere trasformata in un blocco più
compatto e gli edifici in cui venivano creati dei recessi in varie forme,
ad U, ad L o ad E per portare la luce anche nelle parti meno avvantaggiate
per l'esposizione, possono finalmente evitare i lunghi e sottili corpi
a doppia distribuzione interna. La rinuncia di piante variamente articolate,
in favore di piante più compatte a parità di lotto edificabile
dà un incremento della superficie utile da affittare, poichè
sono possibili piani con aree maggiori di quanto prima non fosse possibile
con piante di forme irregolari.""28
L'interesse del mercato immobiliare ha condotto quindi non solo
ad una trasformazione semplificata della forma dello spazio, ma anche a
rendere massima ed ottimizzare la struttura e l'occupazione del suolo.
A New York, le vie ed i filoni progettuali, nonostante l'eclettismo
delle idee, si orientano verso un unico, omogeneo 'tipo' di grattacielo,
quello che noi abbiamo scelto di denominare 'edificio generico'.
Sempre più quest'ultimo viene reso in maniera unitaria
e razionale: "Il modello del grattacielo moderno è l'immagine che
Mies van der Rohe perfeziona in una ricerca continua che tende alla purezza
volumetrica e al verticalismo astratto del prisma senza fine.""29
Oltre a questi importanti aspetti che ci hanno aiutato nella
definizione del genius loci, crediamo sia opportuno focalizzare il ruolo,
anch'esso primario al medesimo fine, dell'elemento 'gradoni'. Abbiamo difatti
inserito lo stesso, nel contesto ivi preso in esame, nella riproposizione
di sottolinearne la sua dominanza, con l'ausilio della propria combinazione
dei volumi, che ne esprimono e conferiscono la sagoma.
A New York, e meglio ancora a Manhattan, l'incremento verticale
dell'edificio generico è pur accompagnato dallo sviluppo dell'edificio
a gradoni, appunto, derivante dal grattacielo 'decò', segno decisivo
del progressivo evolversi del grattacielo moderno, avente genesi dalle
suggestive immagini di Hugh Ferris -in The Metropolis of Tomorrow, 1929-
dalle caratteristiche e qualificanti sezioni a gradoni. Da non trascurare
è anche il fatto che questi edifici presentano una buona soluzione,
"zoning resolution", per l'effetto 'canyon' che si verifica a New York.
Edificio
dominante: Per edificio dominante abbiamo inteso
tutti quegli eventi architettonici la cui immagine formale è svettante
e determinante.
In essi i fondamenti del genius loci sono estremamente caratterizzanti,
poichè vi permane comunque la verticalità accentuata, che
però, prosegue di pari passo e in stretta relazione con diversi
altri elementi, ai quali è pur probabile dare una differente interpretazione,
rispetto alla nostra, ma che rafforzano il genius loci del contesto in
qualunque modo.
Abbiamo ritenuto basilare sottolinearne il simbolismo, il semanticismo,
la competizione nello skyline, l'alta tecnologia, la posizione privilegiata,
che in sinergia tra loro, aiutano e danno contributo a definire appunto
la 'personalità' indubbia prevalente.
L'evento edificio dominante diviene protagonista, è, in
un certo senso, il superamento del grattacielo cartesiano, poichè
nasce dal bisogno di caratterizzazione ed identificazione, di distaccarsi
e differenziarsi dalla 'scatola anonima', in sintonia, piuttosto, con il
grattacielo delle iniziali generazioni, definito nel suo carattere simbolico-espressivo
ed altamente semantico. Inoltre si differenzia nella sua 'posizione di
privilegio', datosi che deve essere emblema pubblico-commerciale, deve
poter incrementare gli spazi sociali ad esso inerenti, che ne consentano
una attrattiva personale.
Il bisogno palese di annullamento di anonimicità e di
insistenza sul richiamo dell'immagine, con l'aiuto anche dell'alta tecnologia,
acquisiscono concretezza mediante anche l'ostentazione visiva, l'evidenziazione
dell'aspetto formale: "...la caratterizzazione dell'ambiente e dello spazio
diventano gli acceleratori commerciali e determinano la fortuna ed il successo
dell'edificio.""30
Pianta
e prospetto: L'individuazione dell'impronta preponderante
relativa alla pianta ed al prospetto di Manhattan, è stata portata
avanti e sviluppata mediante lo studio dell'immagine e dello spazio della
penisola stessa.
Manhattan può essere essenzialmente assemblata mediante
la delimitazione di Downtown, World Trade Center, Midtown, Upper West Side,
Central Park, Upper East Side, Uptown.
La stessa inizialmente, forse ad un primo sguardo, potrebbe sembrare
disorientante, ma, al di là di questa impressione, appaiono la maglia
razionale libera e la scacchiera, che ne delineano l'aspetto logico della
conferma spaziale; rimangono, tuttavia, al di sotto della 14th Street,
delle vie meno squadrate e più intricate. La punta meridionale di
Manhattan, con il World Trade Center, Battery Park City, Battery Park e
il Financial District, presenta ancora una traccia delle antiche vie risalenti
all'epoca coloniale.
Nonostante ciò, siamo in presenza dello spazio razionale
per eccellenza.
Il World Trade Center è una delle aree più rappresentanti
di Manhattan, con i suoi grattacieli che propongono le cime più
alte, fino a oltre 410 metri, ben identificabili da lontano.
L'Empire State Building e il Chrysler Building hanno supremazia
nel prospetto del sistema urbano, nello skyline.
Il cuore di Battery Park, il World Financial Center, è
un ambito fortemente qualificante, i cui edifici sono stati edificati su
un terrapieno; sono quattro torri compatte, vetrate ed in granito levigato,
con la cima differenziata nelle forme geometriche, che ne crea l'elemento
sottolineante l'identificazione.
La pianta stessa di Battery Park, è una componente interessante
a nostro parere, in quanto è stata progettata da Echstut e Cooper
nell'intento di mantenere una coerenza rispetto al preesistente urbano
e naturale.
Ennesimo elemento emergente all'interno del microsistema, secondo
noi, è Broadway, la sola via che percorre Manhattan da nord a sud;
in passato è stata una via indiana, delineata dalle vicine colline
e dalle foreste ivi presenti, ma poi ampliata dai coloni olandesi e detta
Strada Larga, 'Breede Wegh'.
Ai tempi attuali la maglia dell'edificato è assai fitta,
a tal punto che da essa non si riesce a scorgere la sommità dei
grattacieli.
All'interno del luogo urbano abbiamo accettato ed interpretato
soggettivamente, come elementi appartenenti, anche se 'vincolanti', la
presenza del mare e del Central Park.
Manhattan, difatti, è separata dal mare, oltre che da
un largo estuario ed ha potuto espandersi essenzialmente mediante la costituzione
dei ponti che hanno preso il posto dei traghetti. Simbolo immanente della
città è proprio il ponte di Brooklyn, finito di costruire
nel 1883.
Il secondo 'vincolo' è quello del parco, come sopra detto,
che spazia e si estende per una superficie totale di 340 ettari e che afferma
la sua presenza nel contesto del 'cemento', con chiara caratterizzazione
dell'ambiente.
L'immagine che abbiamo tratto da Manhattan è quella dunque
di una metropoli moderna, concretizzante l'aspetto di città dinamica:
"New York deve la propria fortuna alla posizione del porto che permise
l'insediamento dei primi coloni olandesi, ma anche alla sua eccezionale
vitalità. Opulenza, miseria, libertà, violenza, miscuglio
di razze e di culture...""31