DEFINIZIONE DELL’OBIETTIVO
"Quando dobbiamo intraprendere un progetto proviamo tutti non solo chi si trova alle prime esperienze progettuali un senso di vuoto". Questo anche se abbiamo, o pensiamo d'avere, un obiettivo preciso del nostro progettare, legato ad una specifica (e soggettiva) idea di qualità dell’ambiente nel quale vivere. Il senso di vuoto deriva innanzi tutto dal fatto che il nostro riferimento concettuale non è ancora progettuale. Anche se è teso a perseguire una possibile qualità ambientale, è teorico, estremamente complesso e contiene richieste non strutturate e formalizzate. È quindi un obiettivo difficile da rendere comprensibile in una forma complessa senza che ciò avvenga attraverso un processo d'elaborazione. Successiva, e quindi lungo una temporalità progettuale"(C.Soddu-E.Colabella "Il progetto Ambientale di Morfogenesi").
Pensiamo altresì che sia importante dare un primo punto di riferimento allo sviluppo del nostro lavoro progettuale su un microsistema del tessuto urbano di Reggio Emilia, abbiamo voluto definire delle prime tracce di quello che sarà l'obiettivo che perseguiremo.
"Progettare significa controllare un processo dinamico di sviluppo senza sapere esattamente dove questo sviluppo porterà, ipotizzando solo alcune qualità di questo esito possibile come rispondenze all’immaginario soggettivo di riferimento anch’esso in trasformazione. Anzi occorre essere consapevoli del fatto che se pensiamo di esserci configurati esattamente l’obiettivo finale da raggiungere fermeremmo il processo stesso di progettazione. E se ciò accadesse troppo presto immaturamente, avremmo abortito un risultato senza qualità, un risultato ancora troppo legato a visioni parziali e fortemente categoriche nella loro acerba soggettività incapace di rispondere adattivamente alle richieste possibili ed imprevedibili dell’uomo." (C.Soddu-E.Colabella "Il progetto Ambientale di Morfogenesi").
Il campo di progettabilità del tema della nostra ricerca è formato da una serie d'obiettivi che si dividono in due grandi sottogruppi: il primo gruppo fa riferimento agli obiettivi di qualità che tendono all’aumento di riconoscibilità del microsistema in direzione della nostra lettura soggettiva dei caratteri di riconoscibilità dello stesso; il secondo sottogruppo è costituito da degli obiettivi d'incremento delle prestazioni che però riguardano solo certe situazioni specifiche del microsistema.
Vogliamo quindi incrementare la complessità e la progettabilità di quella parte di città che abbiamo preso in esame in modo che essa diventi ancora più città di quello che è attualmente.
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