QUALCHE ESEMPIO DI PARCHI PUBBLICI CONTEMPORANEI
"Parc A. Citroen a Parigi"
Parc
de Villeneuve a Grenoble 1974: il disegno del parco è una geometrizzazione
della natura filtrata dalla città, il parco contiene aree per il
gioco, lo sport ed attività commerciali.
Wester
Park di Monaco 1983: progettista Peter Kluska; il parco è diviso
in due da un’autostrada, si caratterizza per il suo segno fortemente e
volutamente artificiale ed è l’elemento qualificante di un quartiere
di 200000 abitanti, il parco quindi sostituisce i vecchi simboli della
città; è caratterizzato da grandi movimenti del terreno che
lo isolano dalla vista della città dove invece la città rimane
visibile l’immagine è ricercata e costruita con cura, i laghi che
vi sono all’interno hanno una profondità che non supera mai i 50
cm.; il parco ha molti ingressi, il sistema dei percorsi non ha un viale
principale ma una serie di camminamenti che raggiungono praticamente tutte
le zone del parco pur lasciando luoghi più appartati di altri.
Brunel
Estate a Londra 1985: progettista M. Brown; il parco ha costruito un paesaggio
fortemente artificiale questo fatto è dovuto alle esigenze della
zona, infatti il parco è localizzato in una zona ad alta densità
abitativa, case di 4/5 piani e grande scarsità di verde nei dintorni
del quartiere, il parco sembra essere un tentativo di far convivere il
tipico "paesaggio all’inglese" con la rigidità geometrica
dei percorsi pedonali, delle aree di parcheggio, dei campi gioco.
Parco
Andre Citroen/Cevennes Parigi 1990: rientra nella categoria dei parchi
nati per completare vuoti lasciati da organismi ad alta densità
ma discontinui inserendosi nell’esistente con un tessuto edificato di media
densità, sorge su di un’area ex industriale, il disegno del parco
è controllato da un rigido sistema geometrico, è costituito
di una grande piazza rettangolare al centro ed ai lati di questa è
dislocata una serie di giardini tematici.
Aztec
West a Bristol 1990: parco all’interno di una zona di insediamenti produttivi,
fatta di edifici moderni firmati da grandi arch. inglesi; la maglia urbanistica
è rigidamente geometrica, il carattere dominante del parco è
il tema dell’attività ginnica, più intellettuale e simbolico
che realmente funzionale, il parco mantiene una buona unitarietà
d’insieme a parte l’interruzione della zona del lago.
Piazzale
Tecchio a Napoli 1995: obiettivo era di ricongiungere vari frammenti della
realtà urbana di quella zona, ciò ha comportato l’interramento
di parte della viabilità; il disegno è fortemente geometrizzato,
il pavimento è fatto con traversine di legno delle ferrovie, c’è
anche un arena per gli spettacoli.
Ronda
del Mig di Barcellona 1995: parco inserito tra le due carreggiate di una
grande strada cittadina, sembra essere una ritorno con i dovuti aggiornamenti
del viale alberato; è costituito da piste polisportive ed ha un
grande parcheggio.
I NUOVI BISOGNI
Il bisogno di verde è gonfiato dalla mancata riforma delle città, dalla mancanza di luoghi di incontro o di spazi tranquilli, ecc.
Nel concetto di parco contemporaneo convivono varie idee:
l’igenismo
puritano (la necessità dell’aria pura e degli elementi naturali)
l’edonismo
fisiologico (l’idea di felicità del corpo immerso nella natura)
l’individualismo
(la natura garante dell’isolamento dagli altri individui e dalla società
urbana)
la
socialità (la fruizione di un ambiente non differenziato)
Lettura soggettiva dei caratteri del parco contemporaneo:
il
parco contemporaneo non è diviso dalla città come quello
dell’ottocento ma ne è una metafora ed una continuazione.
molti
parchi moderni non hanno forma, danno a malapena forma ai singoli tessuti
di cui sono costituiti.
nel
parco la forma è già funzione, un luogo spesso diventa parco
per le qualità delle sue forme e dei suoi elementi.
spesso
il parco ha una rete di punti di riferimento disposti con una successione
controllata.
gli
allineamenti sono spesso parziali e frequentemente interrotti ma in rapporto
con la struttura urbana.
il
parco è costituito da ambienti di maggiore e minore estensione ed
orientamento modellati in modo da generare relazioni tra le parti del parco
stesso.
il
parco deve dare una molteplicità di occasioni di integrazione e
interscambio sociale oltre a valorizzare la memoria del luogo, non deve
però essere un area che contiene il maggior numero possibile di
attrezzature che lo fanno somigliare ad un Luna Park (la Villette) in quanto
si ha una sovrapposizione di idee ed oggetti in contrasto tra loro; il
parco deve mantenere degli spazi di "riflessione".
aspetto
ecologico (aree dismesse)
nella
città moderna c’è una perdita del centro ed il parco assolve
la funzione di segnare un centro. L’ambiente delle città moderne
è esclusivamente costituito da edificazione residenziale privata,
non ci sono più segni ordinatori; si moltiplicano le possibilità
in assenza di obiettivi e desideri comuni ciò porta a desiderare
sul territorio opere che servano a tutti ma non di tutti infatti i servizi
pubblici sono ben dissimulati nel tessuto del privato.
non
ci sono elementi predominanti.
le
linee non sono ortogonali tra loro si prediligono le diagonali che hanno
la funzione di accelerare le qualità spaziali; non c’è simmetria
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