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SCENARIO |
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A CHI COMPETE?Medici, paramedici, volontari del soccorso, operatori di comunità, poliziotti, vigili urbani, vigili del fuoco, appartenenti alla protezione civile, cittadini.
QUANDO SI PRATICA?In caso di arresto cardiorespiratorio, quando cioè coesistono i seguenti segni:
QUANDO NON SI PRATICA?
1. paziente privo di coscienza;
2. apnea o gasping;
3. assenza di polso carotideo.1. quando si presume che l’ACR sia avvenuto da più di 30 minuti;
A CHE COSA SERVE?
2. quando l’ACR rappresenta la fase terminale di una malattia incurabile.A far circolare sangue ossigenato sostituendo le funzioni dell’apparato respiratorio e della pompa cardiaca con la ventilazione bocca a bocca e con il massaggio cardiaco.
QUALI STRUMENTI SERVONO?
In sintesi, serve ad evitare che si verifichino quei danni cellulari irreversibili, particolarmente precoci a livello cerebrale, che rendono spesso inefficaci le successive procedure di RCP avanzata.Può essere eseguita senza l’ausilio di alcuna strumentazione. Tuttavia in ambiente ospedaliero ed in altre particolari comunità sarebbe opportuno che venisse eseguita con il pallone di Ambu e con la cannula di Mayo.
POSSIBILITÀ DI SUCCESSOSono strettamente correlate:
- alla causa dell’ACR;
- al tempo trascorso dall’inizio dell’ACR;
- alla corretta esecuzione delle manovre;
- all’associazione con la RCP avanzata.