PARADIGMA
Ultimata la lettura del mio immaginario, attraverso le adduzioni ho individuato le procedure e le logiche operative, che organizzeranno il PARADIGMA INDIZIARIO in continua evoluzione, attraverso il quale, potrò controllare l'organizzazione degli spazi/eventi che costituiscono l'elemento che vado a progettare. Infatti il paradigma indiziario è " un'ipotesi soggettiva di organizzazione complessiva di possibili connessioni e organizzazioni di rapporti, non solo degli elementi/richieste esistenti, ma soprattutto di quelle a venire, ancora sconosciute...." (nota 8). È uno strumento di controllo dell'evoluzione su come procedere, come aggregare eventi, come trasformare possibilità e forme. Possono essere matrici geometriche, topologiche. Per attuare il progetto vero e proprio e la mia logica progettuale, ho utilizzato un PARADIGMA, o meglio una serie di paradigmi successivi, che segneranno l'evoluzione del progetto attraverso momenti di sviluppo lineari e, alternativamente momenti di salto.
Si tratta di dare forma a degli scenari che confrontandosi con gli obiettivi iniziali dovranno riassumere in se la complessità accumulata fino a questo punto, intesa come qualità totale. " La misura della QUALITA' prescinde dai riferimenti, dallo stile, dalle singole scelte o dal gesto eccezionale, ma è poi misurata dalla logica compositiva attivata, dalla capacità di gestire e controllare i meccanismi evolutivi dell'idea, dalla quantità di alternative considerate e dalla consapevolezza di operare comunque delle scelte anche quando, apparentemente, non ci sono alternative". (nota 9)
Questa tesi vuole mettere a punto un modello strutturato sulle relazioni dei luoghi, permettendo un'inquadratura complessiva dell'ambito progettuale con l'opportunità di vagliare i molteplici aspetti di contingenza che interagiscono sul luogo. Il modello si pone come fine di gestire la progettazione in un ambiente variabile quale è il fiume.
ECCEZIONI
Una volta definito il paradigma organizzativo e stabilito un certo ordine, può succedere di inserire eventi unici per incrementare la complessità. Le eccezioni sono necessarie, e sono considerate come eventi diversi e inaspettati ; importante accettare la loro presenza e gestirle come mezzo di ribaltamento. "L'elemento unico, l'eccezione posta all'interno di una regola, opera un salto di scala riproponendo un elemento alla dimensione del momento. L'elemento ripetuto opera un salto inverso, rimandato alla sequenza di eventi successivi, il suo appoggio alla costruzione del suo ruolo nel progetto ......(nota 10)