LO STOA'
Lo stòa, in italiano, o stoà, in greco, costituiva
il portico per eccellenza, dove insegnava le sue dottrine Zenone, fondatore
ad Atene nel III secolo a.C. della scuola filosofica dello Stoicismo, il
cui ideale etico è rappresentato dall'apatia raggiungibile attraverso
l'esercizio della virtù, la liberazione dalle passioni, il vivere
secondo natura, e dal quale prende il nome.
Presso gli antichi greci era usato per passeggiare, conversare, discutere,
e anche naturalmente per tenervi lezioni di filosofia.
Acquista una definitiva importanza nell'età ellenistica, e verrà
usato per svariatissimi scopi, come edificio a sé - una copertura
sorretta unicamente da colonne - come recinzione di luoghi aperti, oppure
come elemento interno agli edifici; nascono in questo periodo sia le lunghe
strade con i portici laterali - saranno una caratteristica peculiare di
Pompei, per esempio - sia le costruzioni con un lato lungo aperto sullo
spazio antistante e segnato da un colonnato: è proprio dalla specifica
tipologia di queste sale porticate che prenderà origine a Roma la
definitiva forma della "basilica" ( il termine significa, in
greco, "regale", vale a dire "aula, portico regale"),
all'origine uno spazio colonnato con funzione di mercato coperto, e in
seguito, in età imperiale, sede anche del tribunale.
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Pianta e ricostruzione della Basilica Giulia a Roma