Morfogenesi di Central Park |
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INTRODUZIONE ED APPROCCIO |
PROGETTUALE |
Quando abbiamo iniziato a pensare ad un progetto di tesi che avesse in sè requisiti di riconoscibilità della nostra idea di architettura, ci siamo trovati in una posizione di stallo quando si è dovuto scegliere il contesto in cui localizzare la nostra esperienza progettuale. Poi ragionando sul fatto che il progetto fosse un'esperienza che ci avrebbe portato ad esprimere i nostri gusti e le nostre preferenze in campo architettonico e culturale , abbiamo pensato di ambientarlo nella realtà metropolitana per eccellenza, New York. |
"Il progetto di morfogenesi lavora sul divenire. Per attuarlo è necessario che anche il campo operativo ( il contesto ambientale, le richieste ed i vincoli ) possa essere rappresentato in modo pertinente da un modello spaziotemporale che simula il disequilibrio del sistema". |
C.Soddu, E.Colabella |
New York, città formata da cinque città, città instancabile perchè costruita su un fondo di granito massiccio che rimbalza l'energia verso coloro che l'hanno prodotta; anche in superficie, intorno ai grandi massi che si trovano in Central Park; è una città scolpita nella roccia. |
Il famoso Central Park, progettato come luogo dove rilassarsi, dove dimenticare anche solo per pochi minuti il ritmo frenetico della città, dove incontrarsi o dove svolgere una benefica attività fisica. |
I cinque distretti della città di New York prima della scoperta del Nuovo Mondo erano una foresta abitata dalla pacifica tribù degli indiani Algonquin. Agli inizi del diciottesimo secolo gli olandesi se ne impadronirono cercando di farne un centro di commercio, la colonia però non produsse la ricchezza sperata e fu abbandonata agli inglesi. |
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Henry James |
"The American Scene" |
Il Central Park è il cuore di Mahattan, e Manhattan è stata dipinta nel corso degli anni in diversi modi, quello che a noi piace di più è "Gotham", una particolare immagine ironica della città, che fu adottata molto tempo fa, quando New York era solo Manhattan. |
Forse il primo ad associare il nome di Gotham alla città di New York fu Washington Irving; il nome deriva da quello di una città del Nottighamshire, in Inghilterra, molto nota nel sedicesmo secolo come un "posto di stupidi", in cui i residenti avevano la fama di essere dei sempliciotti. |
New York ha sempre avuto un simile attributo, è il simbolo dell'America e allo stesso tempo è assolutamente estranea ad essa: i suoi modi sono bizzarri, pazzi, eppure in qualche modo tipici. |
Quando Irving adottò il nome "Gotham" fu evidentemente attratto dalle qualità riconoscibili, satiriche ed insieme rispettose dello stesso. |
Il nome fu presto adottato in tutti gli States come soprannome di New York, e quando nel 1939 Bob Kane creò il famoso personaggio di Batman assunse Gotham City come città dove ambientare le avventure del poi famoso Cavaliere Oscuro. |
"Gotham...è una specie di villaggio ideale dentro a New York, e si riferisce alla città come mercato culturale, il luogo degli scambi vivaci tra il mondo degli affari ed i media che la città ha sviluppato..." |
William R.Taylor |
"New York, le origini di un mito" |
New York, l'antica cittadina olandese, è divenuta forse la più famosa ed importante città del mondo, è diventata un modello, una metafora della città del futuro, la Metropolis di Superman e la Gotham City di Batman. |
"Dalla Gotham di Irving alla città terribile di Henry James un secolo dopo, con il suo puntaspilli di grattacieli, il fattore Gotham, il reagente culturale degli affari, è stato il componente principale del soggetto New York. " |
William R.Taylor |
"Avventurandosi pian piano a spiare dappetutto, il mio sguardo europeo e miope cercava invano a N.Y. qualcosa, una qualsiasi cosa, che lo catturasse: uno schieramento di case a sbarrare d'un tratto la via, un angolino di strada, una vecchia casa patinata dagli anni. Invano. New York è una città da presbiti: si può mettere a fuoco soltanto all'infinito. |
Il mio sguardo incontrava solo spazio. |
Scivolava sopra un compatto amalgama di case tutte uguali senza che nulla lo potesse fermare, finchè non si perdeva nella foschia dell'orizzonte" |
Jean Paul Sartre |
In tempi non lontani , quel profilo di edifici non sembrava così ripido : i contorni erano più simili a quelli di un promontorio che scivola verso il mare ; ma l'addensarsi di edifici più alti , sorti negli ultimi trent'anni , ha alterato la fisionomia generale. |
Le persone che giungono per la prima volta a New York rimangono impressionati dalla grandezza monumentale dell'insieme , una grandezza che ricorda quella di una fortezza inespugnabile del nuovo continente . |
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"E' strano che i grattacieli
moderni siano quelli meno validi. I
grattacieli in stile Rinascimento italiano sono di qualità eccellente, contrariamente a
ciò che immaginavo prima di
vederli. Perchè prima del
1925 Brunelleschi e Palladio dominavano la scena...A New York, dunque, imaparai ad
apprezzare il Rinascimento italiano. E' fatto così bene che lo si
crederebbe vero. Ha perfino una strana, nuova fermezza
che non è italiana, ma americana". Le Corbusier |
Una volta stabilito contesto e progetto, rispettivamente New York e Central Park, dovevamo scegliere quali dovessero essere gli obiettivi del nostro cammino progettuale; gli obiettivi del progetto di morfogenesi possono essere divisi in due categorie: obiettivi di approccio progettuale, cioè riconoscibilità del nostro fare progettuale, complessità del progetto, crescita della qualità come diminuzione del differenziale virtuale/immaginario e depurazione dagli assiomi di categoricità. |
"L'atto progettuale, quindi non è visto come trasformazione avente come obiettivo l'equilibrio del contesto ambientale, ma come trasferimento del disequilibrio iniziale ad un livello più sofisticato, come incremento di complessità della stessa dinamica evolutiva". |
C.Soddu, E.Colabella |
Gli obiettivi soggettivi nel nostro caso sono stati l'affermazione di una cultura positiva del parco e la capacità del parco di crescere, modificare le proprie funzioni ed adattarsi organicamente alle esigenze in divenire della città. |
Per ottenere risposta ai quesiti che ci siamo posti, avevamo a disposizione uno strumento fornitoci dalla metodologia del progetto di morfogenesi; il catalizzatore che ci avrebbe poi aiutato a definire il paradigma inteso come obiettivo metaprogettuale . Il catalizzatore è visto come una qualunque occasione capace di stimolare la formalizzazione delle richieste. |
"Tutti gli elementi , sino ad allora diffusi uniformemente nello spazio, mentale e senza tempo, del preprogetto cominciano a guardarsi intorno e collocarsi. |
La forma catalizzatrice li posiziona, li orienta nello spazio e fornisce loro delle possibili direttrici di sviluppo ". |
C.Soddu, E.Colabella |
"L'uso del progetto di specie è proprio dovuto a questa pertinenza. |
Alla possibilità di interagire con l'immagine futuribile, che è la variabile oggi difficilmente controllabile ". |
C.Soddu, E.Colabella |
Per arrivare ad una accettabile complessità strutturale, abbiamo cercato di ripercorrere le dinamiche di sviluppo del contesto urbano, cercando di simulare una storia virtuale adeguata. |
Una volta individuati gli eventi per mezzo del paradigma organizzativo, il progetto dei singoli ruoli si è evoluto per mezzo di adduzioni di specie che abbiamo dedotto dal nostro immaginario di riferimento. |