Obiettivi di progetto



Il progetto di morfogenesi dell'isola di Atlantide é innanzitutto un momento di verifica sperimentale.
L'obiettivo di questa prima fase si identifica con la definizione di un progetto di specie in cui il processo generativo di riconoscibilità, ovvero il DNA dell'artificiale1, venga individuato sulla base della struttura delle sequenze dei percorsi presenti all’interno del sito e sulle gerarchie che da essi scaturiscono. L'intenzione è quella di leggere lo scenario "isola di Atlantide" come un sistema di eventi spaziali variabile per rapporti simbolico/formali finalizzati a rappresentare dei percorsi interiori soggettivi che scaturiscono dai travagli dell’anima e della coscienza dell’uomo.
Il procedimento di innesto del flusso progettuale ha seguito essenzialmente lo schema delineato da C. Soddu ed E. Colabella. 2

L'occasione progettuale è stata fornita dalla descrizione dell'Atlantide presentata da Platone nei suoi dialoghi, Timeo e Crizia. Dalla rilettura e reinterpretazione soggettiva dei passi più significativi abbiamo addotto e schematizzato una traccia organizzativa bidimensionale. Attraverso una serie di adduzioni successive abbiamo elaborato un modello tridimensionale che ha costituito il catalizzatore formale che ha permesso di innescare il divenire progettuale e di procedere, successivamente alla verifica sperimentale.
Allo scopo di definire le gerarchie ed i rapporti tra i percorsi e gli eventi architettonici individuati nello spazio onirico abbiamo utilizzato il labirinto, presente nel giardino come ornamento, come occasione di progetto per innestare la sperimentazione. .
Durante la fase di adduzione sono state raccolte foto, disegni ed altro materiale iconografico al fine di definire la struttura del paradigma di controllo dell'evoluzione del modello.

Le scelte sono state operate sulla base assolutamente soggettiva delle suggestioni preprogettuali3 dell'immaginario di riferimento, seguendo unicamente l'obiettivo di esplicitare le gerarchie ed i rapporti simbolico/funzionali, tra i luoghi individuabili all'interno del contesto "isola", che la struttura "labirinto" ci ha permesso di esplorare.
In questa prospettiva i riferimenti letterario/filosofici di Platone hanno svolto una funzione strettamente catalizzatrice fornendo unicamente alcune descrizioni generiche sull'organizzazione e composizione della cittadella; tali informazioni sono state successivamente rilette e rielaborate soggettivamente allo scopo di procedere alla formalizzazione delle archietture per noi più significative, ovvero il Tempio di Poseidone, il Palazzo reale e il giardino.

Attraverso gli scenari abbiamo potuto dare forma a due dei nostri desideri soggetivi di formalizzare dei percorsi simbolici, attraverso la formalizzazione di strutture architettoniche che discendono direttamente dal codice delineato nel paradigma di controllo.


Note

1. C. Soddu - E. Colabella, Il progetto ambientale di morfogenesi, Progetto Leonardo, Bologna 1992, pag. 9.

2. C. Soddu - E. Colabella, op. cit., pag. 191.

3. C. Soddu - E. Colabella, op. cit., pag. 192.



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