"...innanzi a quella foce stretta che si chiama, come dite voi, colonne d'Ercole, c'era un'isola. E quest'isola era più grande della Libia e dell'Asia insieme..."

"...ora in quest'isola Atlantide era sorto un grande e mirabile impero, il quale la dominava tutta quanta con molte altre isole e alcune parti pure del continente."

Platone, Timeo



Immaginario di riferimento



La letteratura epica, mitologica e filosofica che ha partecipato alla fondazione ed allo sviluppo del mito di Atlantide è sicuramente molto vasta. Al fine di operare una costruzione morfologica e spaziale dell’isola che corrispondesse al nostro immaginario soggettivo abbiamo deciso di iniziare il nostro percorso di adduzione utilizzando come riferimento il racconto fornito da Platone nei suoi due dialoghi Timeo e Crizia. E’ in particolare l’incompiuto Crizia che ci ha fornito gli spunti più interessanti per iniziare il nostro percorso progettuale. Dalla lettura dei suoi passi più significativi abbiamo operato una serie di adduzioni al fine di reinterpretare e schematizzare l’organizzazione spaziale dell’isola.

La prima fase del lavoro ha implicato la "progettazione" e la costruzione tridimensionale della configurazione spaziale dell'isola. Abbiamo quindi utilizzato il nostro schema organizzativo bidimensionale come catalizzatore assumendo come elementi organizzativi primari quegli eventi architettonici che, a nostro avviso, costituivano dei potenti catalizzatori per l'immaginazione nell' esprimere i rapporti simbolico/formali che volevamo rappresentare, e per questo motivo facilmente adattabili a tipi di lettura molteplici: il "tempio di Poseidone", il "palazzo reale", le "case delle guardie" ed il "giardino".

Per quanto riguarda la formalizzazione delle strutture archiettoniche abbiamo addotto da fonti diverse. Per la costruzione tridimensionale del tempio, del palazzo e delle case delle guardie in particolare, attingendo dal nostro immaginario di riferimento, abbiamo addotto dalle indicazioni fornite da Vitruvio nel "De Architectura".

Per quanto riguarda le case delle guardie abbiamo fatto riferimento alla conformazione delle antiche fortificazioni usate dai greci già diversi secoli prima dell'epoca di Solone (600 a. C. circa) la cui persistenza tangibile è rinvenibile, in un buon stato di conservazione, anche in alcune zone della Sicilia.

Nella ricostruzione del contesto naturale abbiamo addotto e soggettivamente reinterpretato alcuni schemi del giardino all'inglese e del giardino all'italiana.



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