Il giardino del Dio Sole
"(...) Dopo undici
leghe apparve la luce dell'alba, compiute undici leghe apparve la luce
del sole.
Ivi era il giardino
degli dei; tutt'intorno a lui stavano cespugli carichi di gemme. Appena
lo vide, subito discese, perchè vi erano frutti di corniola da cui
pendevano i rampicanti, belli a vedersi, e foglie di lapislazuli ne pendevano,
frammiste ai frutti, dolci alla vista; invece di rovi e cardi vi erano
ematiti e pietre rare, agata e perle di mare.
(...) Vive presso il
mare la donna della vigna, colei che fa il vino; Siduri siede nel giardino
sulla riva del mare con la coppa d'oro e i tini d'oro che gli dei le diedero.
(...) Ella rispose:
" Gilgamesh, dove ti affretti? Non troverai mai la vita che cerchi. Quando
gli dei crearono l'uomo, gli diedero in fato la morte, ma tennero la vita
per sè. Quanto a te, Gilgamesh, riempi il tuo ventre di cose buone;
giorno e notte, notte e giorno, danza e sii lieto, banchetta e rallegrati.
Siano linde le tue vesti; nell'acqua lavati, abbi caro il fanciullo che
ti tiene per mano e rendi felice tua moglie; perchè anche questo
è il fato dell'uomo".