L'addio di Gilgamesh
"(...) Si era compiuto
il destino che il padre degli dei, Enlil della montagna, aveva decretato
per Gilgamesh: "Nella terra inferiore la tenebra gli mostrerà una
luce: dell'umanità, fra tutti quelli che si conoscono, nessuno per
generazioni a venire lascerà un monumento paragonabile al suo. (...)
O Gilgamesh, questo era il significato del tuo sogno. Ti venne data la
sovranità, questo era il tuo destino; una vita che duri in eterno
non era tuo destino. Non essere triste in cuor tuo per questo, non essere
afflitto nè oppresso. Egli ti ha dato il potere di legare e di sciogliere,
di essere tenebra e luce dell'umanità. Ti ha dato supremazia incomparabile
sul popolo, vittoria nella battaglia da cui nessun fuggiasco scampa, nelle
scorrerie e negli assalti da cui non si torna indietro. Ma di questo potere
non abusare, agisci con giustizia verso i tuoi servi nel palazzo, davanti
al volto del Sole agisci con giustizia."