Con
tale asse si vuole ritrovare il rapporto tra quest'area e il Borgo.
Le
prime formalizzazioni nascono così nel punto dove giano i ruderi
del mulino; l'applicazione del paradigma organizzativo innescherà
i rapporti con l'intorno; materializzando il collegamneto con Castiglione
tramite un ponte.
l'acqua
scorrendo sotto di noi fa perdere i riferimenti, ci dissolve, ci spinge
verso l'altra sponda, dove ritroviamo il rinnovato collegamento con Castiglione.
Sottolineato dalla sponda che sale tramite gradini dal fiume.
Infatti
non si sono create ringhiere e barriere, ricercando un rapporto con il
fiume, il visitatore potra sedervisi, ed il fiume stesso nei periodi di
piena si impadronirà di questo artificiale; questo avvicinarsi,
porta il visitatore ad essere partecipe con l'elemento acqua.
Questo
asse può essere anche considerato come un passaggio dal profano
al sacro, quale quello della Piazza che raduna gli edifici di significato
religioso e quello dei mulini, luogo di lavoro e fonte di sussistenza.
Il
percorso del ponte iniziae in un luogo da cui è possibile accedere
a più percorsi, la sponda aggettante in questo punto compensa la
forma concava della sponda opposta, come si incastrassero.
Tramite
una rampa ed una scalinata si accede ad un ascensore che porta al livello
superiore, a cui si accede alle diverse funzioni.
Fra
queste vi sono: un ingresso ad un possibile spazio espositivo, con biglietteria
e servizi, i quali hanno la duplice funzione di fungere da barriera per
la zona retrostante.
Essa
infatti può essere adibita ad uso privato ed alloggi.
Lo
scorrimento dell'acqua lungo la parete alle spalle dell'ascensore viene
raccolta in un contenitore, visto come punto di immersione.
Il
mulino (sotterrato sotto l'argine ingrossato per proteggere il borgo dalle
piene dell'Olona), è riportato in luce dalla parete inclinata in
vetro a lato dell'ascensore.
L''evoluzione
progettuale ha saputo scegliere l'occasione di minore impatto visivo
nell'ambito del borgo stesso, crendo una forma ipogea.
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Il
ponte offre uno scorcio sull'altro ponte in una sorta di confronto-scontro
(in cui non è negata la memoria, ma sottolineata) e verso il resto
del territorio circostante come a sottolineare l'importanza del corso d'acqua.
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Dall'area
dei Mulini è visibile l'Arco di Ponente
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