Variazione
fig.14 | fig.15 | fig.16 | fig.17 | fig.18 |
"Tutti i paesi e tutte le città dovrebbero essere contrassegnati dalle loro torri. E' naturale che queste debbano essere risaltare anche di notte. perciò sotto il dominio dell'architettura di vetro, tutte le torri dovranno diventare torri di luce"
Paul Scheerbart, Glasarchitektur 1914
La torre dei venti di Toyo Ito mi dava quel idea di cambiamento in divenire che stava alla base della mia idea di faro. Il fatto di cambiare aspetto a seconda dello spirare del vento, cambiando con l'intensità e con la direzione, mi dava la possibilità di addurre quella matrice formale che dovrà essere una delle caratteristiche del progetto. Variando le sue caratteristiche, esaltandone alcune e nascondendone altre, evidenziando aspetti "verticali" (vedi fig.16), oppure quelli "orizzontali" (vedi fig.17), oppure entrambi (vedi fig.15) o ancora evidenziandone la compattezza monolitica (vedi fig.14). Oltre a ciò vi si trova anche un uso della luce che volevo ritrovare anche nel mio progetto, una luce che disegna lo spazio.