PORTA                                                                                    

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Luogo notevole dello spazio fisico, come di quello interiore, la porta sta a segnalare la presenza di due spazi differenti, ed essa ha la capacità di riunire lo spazio, di collegarlo, di connetterlo, di metterlo in relazione. Non basta essere il limite come nel caso della parete, se manca poi la possibilità di passarlo, di varcare la soglia: essa è un limite valicabile: "ciò che limita senza limiti limitato e illimitato", i quali trovano in essa la possibilità di uno scambio continuo e reciproco. Questa porta a seconda che si apra o si chiuda, diventa simbolo della separazione o della comunicazione tra un mondo e l'altro; è così che lo spazio del posseduto, il luogo chiuso della sicurezza, si apre a un mondo estraneo e spesso ostile. E' il confine l'unico punto di incontro tra mondo sacro e mondo profano: varcare la soglia significa aggregarsi a un mondo nuovo. La porta è sempre contrassegnata da un oggetto materiale che ne segnala simbolicamente la presenza: una pietra infissa nel terreno, un gradino, un palo, un portico, e segna la soluzione nella continuità dello spazio, e nel contempo ne sancisce il legame; essa è cesura, passaggio, termine e inizio.

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