memoria del futuro

"Lo spazio e il tempo si devono aprire, devono essere interiorizzati in modo tale da potere essere penetrati. Così spazio e tempo, identificati reciprocamente, emergono umanizzati come luogo di occasione.... l'abitazione, la città, diventa luogo nel quale le occasioni assumono significati e si consumano. Il luogo e la sua forma è molteplicità e unità nello stesso tempo: tutte le cose sono talmente una cosa sola che una cosa può essere tutte le cose". (van Eyck, 1981)

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Ovvero quella storia del progettare dove i sogni si depositano, dove la creatività e l'emozione sono al primo posto, prima della storia e di talune ideologie.

Memoria del futuro come nostalgia del desiderio di conquista della Luna che ormai non esiste più. Vogliamo rivitalizzare la Luna di tutti quegli aspetti poetici letterari scientifici, emozionali che da sempre l'hanno accompagnata,e che oggi proprio a causa di quella conoscienza tecnologica, che ha portato alla sua conquista, l'hanno relegata in una posizione di secondo piano. Nel momento in cui il desiderio umano di sapere e il voler andare sempre oltre i propri limiti l'hanno avvicinata, immediatamente il suo fascino ,da sempre ispiratore di miti, reeligioni e favole, é scomparso. Oggi l'ultima frontiera é Marte, la Luna é il passato. Ma noi amiamo questo passato e non vogliamo abbandonarlo.

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