CONCLUSIONI
Osservando i risultati ottenuti
attraverso la verifica e l'applicazione dello strumento operativo che abbiamo costruito
per leggere ed interpretare alcune opere di Leonardo, possiamo dare un giudizio critico
conclusivo sul lavoro svolto.
L'ipotesi formulata all'inizio è stata quella di voler dimostrare che alcune chiavi
interpretative, che definiscono
una struttura paradigmatica, sono in grado di fornire la lettura ed interpretazione
di una serie di individui unici,
le singole opere, ma appartenenti tutti ad una stessa specie compositiva.
Attraverso la verifica in diverse opere di Leonardo abbiamo potuto osservare come la
nostra struttura paradigmatica
debba evolvere ogni qualvolta non siano riscontrabili le chiavi interpretative che
ci siamo date : è quindi uno
strumento non esaustivo dal punto di vista della sua totale applicabilita' in tutte
le opere, ma indicativo
di un possibile modo di leggere Leonardo e quindi individuarne la riconoscibilita'.
Proseguendo nella verifica in altre opere potremmo raggiungere una struttura paradigmatica
che comprendendo
una maggior quantità di chiavi interpretative, risulterebbe uno strumento più
affidabile.
Riteniamo comunque che nella sua parzialità la struttura paradigmatica da noi individuata
ci fornisce
una certa riconoscibilità di Leonardo, avendo riscontrato in più opere analogie di
percorsi e chiavi interpretative.
La struttura paradigmatica, fornendoci la logica compositiva sottesa nelle opere di
Leonardo,
(e quindi la sua riconoscibilità), ha funzionato come strumento operativo nel momento in
cui abbiamo intrapreso
la sperimentazione: abbiamo riprodotto, in base agli strumenti fornitici dalle
differenze tra la rappresentazione
della struttura paradigmatica (scenario) dell'Annunciazione di Leonardo e quella
dell'Annunciazione di Domenico Veneziano, un dipinto, secondo noi,"più
leonardesco" in quanto vi è sottesa quella logica che soggettivamente abbiamo
ritenuto come strumento identificatore della riconoscibilità di Leonardo.
Successivamente, utilizzando la struttura paradigmatica e variando le chiavi
interpretative, abbiamo riprodotto , partendo da un dipinto moderno ( di J. Mirò) alcuni
dei molteplici scenari finali possibili, individui sempre diversi tra loro, e come tali
unici, ma tutti appartenenti alla stessa specie : essi possiedono la logica
compositiva sottesa che ci fornisce la riconoscibilità di Leonardo.
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