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La via della forma, che deve essere dettata da
una necessità interiore o esteriore, trascende
la meta, va al di là del termine stesso della
via. La via è essenziale e determina il
carattere, a volte ancora da concludere, a volte
gia concluso, dell'opera. La formazione determina
la forma e pertanto la trascende.
La forma non è quindi mai e poi mai da
considerarsi conclusione, risultato, fine, ma
bensì genesi, divenire, essenza. La forma come
apparenza è però un maligno, pericoloso
fantasma.
Buona è la forma come movimento, come fare:
buona è la forma attiva, cattiva la forma come
riposo, come fine. Cattiva è la forma che si
subisce, la forma compiuta.
Buona è la formazione, cattiva è la forma,
perchè la forma è fine, è morte. Formazione è
movimento, è atto; formazione è vita".
PAUL KLEEIl disegno nel nostro
secolo, parte prima da Klimt a Wols, Mazzotta,
1994.
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