"...si possono sperimentare
contrasti tra positivo e negativo, tra geometrico
e organico, tra un cubo nero e una linea leggera
e flessibile , tra statico e dinamico ...
Contrasti tra ordine e caos, tra semplice e
complesso, tra stabile e instabile, tra statico e
dinamico, tra compatto ed espanso, tra regolare e
irregolare, tra appeso e appoggiato, tra
crescendo e diminuendo, tra solito e insolito,
tra evidente e mimetico, tra reale e apparente
... contrasti di vuoto e pieno, di angoloso e
arrotondato, di stretto e largo, di continuo e
spezzato, di liscio e ruvido di chiaro e scuro,
di verticale e orizzontale, di parallelo e
incrociato. Altri contrasti possono essere
espressi tra leggero e pesante, tra preciso e
vago, tra concavo e convesso, tra opaco e
trasparente, tra solido e informe, tra uniforme e
mescolanza, tra natura e sintetico, tra tensione
e compressione... Tra forma pura e forma
decorata, tra anticipazione e ritardo, tra chiuso
e aperto, tra scavato e sporgente, tra elementare
e difficile, tra infantile e adulto, tra segreto
e pubblico...". BRUNO
MUNARI, Design e comunicazione visiva, Laterza,
1993.
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