" In questo spazio che
visualizzato sulla tela è lo schermo
bidimensionale di una evocazione ... non ci sono
dimensioni né direzioni , come appunto non ci
sono nel sognare ad occhi aperti:
l'imponderabilità delle figure volanti, la
disarticolazione delle membra, la dislocazione
degli oggetti, il dilatarsi e il rimpicciolirsi
non proporzionale delle misure, il giustapporsi
di scene diverse, il ripetersi di singoli
elementi, tutto si collega in uno spazio di una
visione immaginaria, priva di ogni razionalità,
in cui riappare , felice protagonista, la figura
umana". GIORGIO DE MARCHIS,
Scusi, ma è arte questa?, Mondadri, 1991.
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