Le tecniche di prototipazione
rapida consentono di realizzare modelli
tridimensionali in una vasta gamma di materiali,
resine plastiche, carta, polveri metalliche e
ceramiche, senza limiti di complessità formale e
geometrica.
La categoria, oggi, sicuramente più adatta alla
possibilità di ottenere " pezzi finiti
" con caratteristiche di qualità estetiche
e funzionali è quella dei materiali plastici o
resine sintetiche." I materiali
plastici si dividono in due grandi categorie:
termoplastici e termoindurenti. (...)".
Ing. ERMINIO DEL MONTE, Pomini Rubber &
Plastics.
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- a temperatura
ambiente sono solidi a forma di
"granuli"
(cilindretti di 2÷3 mm);
- ad alte
temperature (> 200° ca.) rammolliscono,
diventano cioè " plastici", quindi
deformabili;
- la lavorazione
avviene per iniezione (a) o per estrusione (b):
a- stampaggio ad iniezione, per ottenere
manufatti
tridimensionalmentei definiti es. bicchierini,
caschi,
paraurti auto, vassoi ecc.;
b- tecnologia di estrusione, per ottenere
manufatti
in cui due dimensioni prevalgono sulla terza
es. lastre, tapparelle, infissi finestre ecc.;
- i principali
termoplastici, che differiscono tra loro
per temperature di rammollimento e/o fusione
e per caratteristiche fisico/meccaniche
(aspetto trasparente, colori, temperature di
esercizio,
resistenza alla trazione, alla flessione,
all'urto, ecc.) sono:
A.B.S (vasta gamma di colori; usato per telefoni,
imbarcazioni ecc), Naylon (trasparente e liscio
es. le siringhe), Politene, Polipropilene,
P.V.C., Policarbonato, P.E.T.(usato per le
bottiglie d'acqua minerale e cocacola),
Polimetilmetacrilato (il vetro plastico) ecc.
- il processo e
l'ambiente di lavoro è pulito e non tossico.
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- a temperatura
ambiente sono liquidi o solidi in polvere;
- a temperature
relativamnete elevate (100° ca) o in condizioni
particolari di temperatura ambiente, induriscono
diventando rigide;
- la lavorazione
avviene per colata o per iniezione in uno stampo,
dove, mediante reazioni chimiche, acquistano la
struttura tridimensionale rigida;
- i principali
termoindurenti che differiscono tra loro
essenzialmente per composizione chimica, sono:
resine epossidiche, poliesteri, fenoliche,
poliuretaniche, fenoliche, ecc.;
- rispetto ai
termoplastici sono molto più "
rigidi", ma più fragil. Per ovviare a
questa fragilità si aggiungono fibre naturali;
- l'uso di solventi
determinano un'alta tossicità nall'ambiente di
lavoro.
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