" Il muro ci ha circondati
per lungo tempo, finchè l'uomo rinchiuso in
esso, avvertendo una nuova libertà, ha voluto
guardare fuori. Si diede da fare per aprire un
varco.
l muro si lamentò: <Ti ho pur protetto>.
E l'uomo replicò: <Apprezzo la tua fedeltà,
ma io sento che i tempi sono cambiati>.
Il muro era triste, ma l'uomo fece qualcosa di
buono. Realizzò l'apertura in forma
graziosamente arcuata, esaltando così il muro.
Il muro fu molto compiaciuto del suo arco, e con
cura, si fece stipite. L'apertura divenne parte
dell'ordine del muro..."
LOUIS KAHN
PAOLO PORTOGHESI, Dopo
l'architettura moderna, Laterza, 1991. |
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CARLO SCARPA,
Banca Popolare di Verona,Verona, 1973,1981. |
regia
di JACQUES TATI',
Mon Oncle,1958. |
LOUIS KAHAN,
ospedale nazionale
di Ayub a Dacca, Bangladesh,1963. |