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La Tradizionalitā č il sapere
accettato, il " tempo definito" delle
cose e delle emozioni.
E' il rifarsi a un tempo preciso delle cose e
delle esperienze che diventano soglia di un
cambiamento.
Quindi si fanno " fondamenta di un
inizio", qui non inizio primordiale che si
fa dal nulla, ma č inizio e fine di
un'esperienza. Si struttura come momento, tappa,
soglia che determina un riferimento forte a cui
guardare.
La Tradizionalitā č quindi la regola che mi ha
strutturato; č la fine di un percorso che ha
determinato un cambiamento, ma č anche l'inizio
di un'altro percorso che si strutturerā su una
regola acquisita.
E' quindi nella tradizione che tento di ritrovare
il filo che mi permette di pensare, progettare e
realizzare un'idea, di dare un senso
"logico" al mio operare. Ecco dunque
che il "tempo definito" si struttura
come linguaggio comune, necessario per
relazionarsi al mondo.
E' la regola dettata dall'esperienza, che diventa
propria, ma mai assoluta.
La Tradizionalitā si traduce quindi, in numero,
misura, geometria, ordine, ossia quei rapporti
che inevitabilmente cerco per dimensionare il mio
spazio, per darmi forse delle certezze. |
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IMMAGINARIO
DI RIFERIMENTO |