CATTEDRALE
DI CHARTRES
La cattedrale gotica è un’autentica
creazione della sintesi tra il lavoro manuale ed una visione più
spirituale. La triade classica è costituita dalle cattedrali di
Chartres, Reims e Amiens. Le cattedrali hanno grandi dimensione e un’armonia
formale che le caratterizza. Vennero innalzate verso il cielo allo scopo
di riflettere e materializzare un messaggio spirituale. Sono il simbolo
vivente dell’unità della creazione. L’iniziato costruisce in terra
la sua cattedrale affinché il mondo terreno sia corrispondente con
quello celeste. Le cattedrali sono dei punti di riferimento molto importanti,
dei simboli leggibili nella loro geometria e scultura. Sono centro di energia
cosmica, la catalizzano e la ridistribuiscono riflettendo l’armonia
del cosmo. Rappresentano il simbolo (nel mondo moderno occidentale) di
perfetta fusione tra costruzione e pensiero. Derivano dallo stretto rapporto
tra l’uomo e natura, davanti alla quale la sua grandiosità si mostra
emergendo come montagna. Esotericamente vengono interpretate come opus
supremo della muratoria medievale, assumendo un’importanza simbolica al
pari della sfinge.
La cattedrale gotica è per eccellenza
un luogo per riti di passaggio, ordinamento dei preti, consacrazione dei
vescovi e re, ed in questo senso simbolo di cultura iniziatica.
Essa deriva dal concetto di ordine; ordine
gotico che è in parte inserito nel movimento generale di ordinamento
(aritmetico, morale, religioso, sociale e politico), e caratterizza il
tredicesimo secolo. La cattedrale è un esemplare luogo di memoria.
Le cattedrali gotiche mostrano un grado superiore
di complessità della logica strutturale reggendosi su un preciso
calcolo statico la cui “logica” è essenza stessa della costruzione.
I muri trasparenti inventano uno spazio allusivo in cui la luce gioca un
ruolo determinante con le sue vetrate gotiche originali. “La vetrata traveste
lo spazio gotico e ne muta la natura” (1). Uno studio accurato fatto sulle
cattedrali in Francia, dedicate a Notre-Dame, ha dimostrato che le loro
posizioni sul terreno configurano un disegno corrispondente alla costellazione
della Vergine nella volta celeste.
(Fig.38. Sopra la costellazione della vergine,
sotto la posizione delle chiese).
Chartres assume in questo contesto un ruolo
fondamentale per la sua epoca e fu uno dei più grandi centri del
culto mariano. E’ la cattedrale più emblematica che ci possa essere
per quanto riguarda il suo aspetto costruttivo.
Venne edificata nel 1194 all’intersezione
degli assi del cielo. Questo orientamento pone l’edificio sacro al centro
dell’universo visibile. La posizione della cattedrale segue il senso della
corrente tellurica, in direzione nord-est. Il punto centrale di questa
forza terrena, è preso con grande cura e si pone come punto di partenza
per la costruzione della cattedrale.
L’importanza dell’orientamento ad est ha radici
antiche con preciso significato simbolico. “L’Oriente, nella Tradizione,
indicava il sorgere del sole, all’aurora con l’apparizione della luce,
mentre ad Occidente il sole scompare. Alla luce succedono le Tenebre e
sorge la luna. Dalle tenebre però inizia la risalita del sole, simbolo
del Ritorno, della rinascita; che si ricollega all’idea del ciclo animico
dell’uomo”(2). Quest’orientamento verso Oriente è dunque strettamente
connesso con il sorgere della luce Divina, simboleggiata dal sole e comune
a tutti i Riti solari, recepite dai cristiani fin dai primi secoli che
orientarono le chiese ad oriente ponendo in tale direzione Abside e Altare.
“All’interno della cattedrale di Chartres,
nella navata laterale ovest del transetto sud, c’è una pietra rettangolare,
incastrata di sbieco nella altre lastre, la cui bianchezza risalta nettamente
sulla generale tinta grigia del lastricato. Ogni anno, il 21 giugno, quando
il sole splende, un raggio, proprio a mezzogiorno, viene a colpire questa
pietra bianca…” (3).
Chartres è stata costruita con calcoli
che partono dalla misurazione del poggio sacro. (fig.40 e 41).
Nella tradizione grande importanza ha per
la costruzione del tempio, l’erezione della colonna nel centro sacro, colonna
che in seguito scompare. “…essa è in senso figurato la relazione
che intercorre tra terra e cielo, mentre in realtà è simbolo
dell’interdipendenza fra stelle e sole… La colonna è la prima manifestazione
del tempio, nato dalla terra; il primo rapporto tra il luogo e il cielo
che gira attorno a questo…L’altezza della colonna di base aveva un’importanza
capitale, nel senso che, col gioco delle ombre solari, indicava delle dimensioni
i cui rapporti erano la proiezione di quelli esistenti tra i corpi celesti;
che è la legge stessa dei ritmi che regolano la vita. Le quattro
stagioni giocavano un ruolo preponderante in quanto segnavano tre limiti
con la proiezione dell’ombra, nel tempo dei due solstizi e dei due equinozi.
La colonna rivestiva un significato anche su un piano planetario e zodiacale,
dal momento che queste prospettive la “situavano” non solo in terra, ma
anche in rapporto ai pianeti e alla sfera dei “simboli” (4).
“…Durante tutto il suo viaggio, l’uomo che
penetrava nella cattedrale era bagnato da effluvi tellurici, sonori, visivi,
luminosi, nei quali gli effetti magici del rito, doveva assumere un’ampiezza
ed una potenza straordinari e l’uomo doveva esserne profondamente segnato…”
(5).
La lastra quadrata misura di lato approssimativamente
la decima parte del lato della base della piramide di Cheope. La superficie
della base piramidale è dunque cento volte quella della lastra di
Chartres. L’angolo di inclinazione della piramide è di circa 51°
25’, corrisponde all’angolo dell’ettagono stellato sul quale è stato
costruito il significato e il ritmo della cattedrale.
Misurando la cattedrale è possibile
individuare una misura unitaria sulla quale calcolare i valori. Questa
è il cubito di Chartres che corrisponde a 0,738 metri ed è
la centomillesima parte del grado del parallelo sul quale sorge Chartres.
Questo dato si ottiene con un calcolo trigonometrico basato sulla conoscenza
del raggio terrestre. I costruttori di Chartres forse, conoscevano sino
a tal punto il globo da poter scegliere, per l’erezione della cattedrale,
la misura che collegasse l’armonia del monumento con il luogo terrestre.
Il pozzo celtico è profondo circa 30-32
metri sotto la cripta, cioè 37 metri sotto la lastricatura del coro.
La volta è invece alta 37 metri sopra la lastricatura del coro.
“Vi è dunque corrispondenza tra questa acqua e questa volta” (6).
A Chartres le diverse parti in altezza della
navata, del coro e del transetto sono in rapporto armonico fra loro e simile
a quello della scala musicale sotto la legge dell’ottava. Questi elementi
incidono sull’uomo “lo slancio delle navate verso l’alto tende a far raddrizzare
l’uomo che entra nell’edificio e l’armonia musicale penetra nella sua psiche
e lo pone in uno stato di quiete che favorisce a meditazione dei simboli
scolpiti nella pietra” (7).
Si può altresì considerare la
cattedrale come uno strumento musicale il cui vuoto ne costituisce la cassa
di risonanza. Intraprendendo dei calcoli validi si scopre che la geometria
del piano di elevazione diventa musicale, applicando gli intervalli di
una gamma di note (fig. 39).
“Esiste una corrispondenza tra le proporzioni
geometriche e gli intervalli musicali. Scegliere le proporzioni da un poligono
regolare trova, infatti, un suo equivalente sonoro nella musica modale”
(8).
La pianta della cattedrale è
a forma di croce. Il braccio orizzontale corrisponde con le sue porte al
solstizio, mentre il braccio verticale corrisponde ad un simbolismo polare,
ai poli in relazione con il piano dell’equatore.
“L’edificio sacro, la cui orientazione è
stata determinata dai movimenti celesti, è in qualche modo il luogo
in cui il tempo è diventato spazio” (9).
L’asse della navata non è il prolungamento
esatto di quella del corpo.
Questa deviazione è voluta e rappresenta
una sorta di frattura fra due ordini di realtà diverse. Le due torri
di Chartres rappresentano il sole, il principio maschile (quella di nord-ovest)
mentre quella di sud-est rappresenta la luna e il principio femminile.
La navata è simbolo dell’arca e chi la percorre è già
in cammino; all’entrata posto sul pavimento del corridoio centrale c’è
un labirinto, testimonianza di una segreta saggezza nella quale è
impossibile perdersi; con un solo accesso ed un’unica via percorribile
verso il centro.
Le facciate rappresentano ad est, dove sorge
il sole, l’incarnazione del Verbo, la nascita e l’infanzia di Cristo. A
sud, punto culminante della luce divina sulla terra, sono rappresentate
la gloria di Cristo, ad ovest, dove il sole tramonta, il Giudizio finale,
infine a nord, rappresentazione delle tenebre infernali, regione del cielo
in cui il sole resta nascosto per un momento prima di alzarsi sopra l’orizzonte,
la rappresentazione dell’Antico Testamento e dell’Ascensione.
La presenza dei segni zodiacali corrisponde
ad un mese dell’anno rappresentato dai diversi lavori nei campi, queste
immagini sono il riflesso terrestre dei dodici segni. Si può scorgere
fino a che punto l’esistenza umana sia subordinata al cielo; il cielo nel
suo movimento mantiene la vita facendo succedere il caldo al freddo, il
secco all’umido.
”…vi sono tre entrate nel portale occidentale
di Chartres, ma una sola via, in effetti le porte laterali non sfociano
nelle navate laterali come nella maggior parte delle altre grandi chiese.
tutte e tre sfociano nella navata” (10).
A destra c’è la porta della nascita,
presieduta da Maria, quest’ultima è circondata dalle sette arti
liberali e dai saggi che le hanno illustrate, tra loro due segni dello
zodiaco: gemelli e pesci. A sinistra la porta dei tempi, con l’ascensione
di Cristo, nelle curvature i segni dello zodiaco e i lavori dei dodici
mesi. Al centro vi è la porta della fede mistica. Nel timpano Cristo
è tra i quattro simboli evangelici alati, domina i dodici apostoli
circondato da dodici angeli e ventiquattro vecchi dell’Apocalisse.
Nel Portale sud-est, quello degli iniziati
della nuova alleanza, chiamato anche Portale dei cavalieri, c’è
Cristo docente. Il libro chiuso, tenuto in mano da Cristo, ha le esatte
proporzioni del Numero d’Oro.
Nel transetto con accesso al portale
nord-ovest c’è la terza via di accesso alla chiesa mediante il Portale
detto degli iniziati, sembra avere un legame misterioso con l’alchimia.
Nella porta centrale c’è Sant’Anna (la madre suprema, per gli alchimisti
è la matrice da cui tutto è nato), a sinistra la porta è
dedicata alla Vergine, quella a destra è consacrata alle figure
dell’Antico Testamento.