WASHINGTON D.C.


La pianificazione di Washington d.c. fu un gesto simbolico della capacità di creare un ambiente urbano in un modello desiderabile di  città. "L'idea di una Città Nuova Federale, sostenuta da Washington e Jefferson, riuscì ad affermarsi anche nel segno dell'ideologia massonica" (11).
Washington promosse attraverso il piano di L'Enfant un'idea di città che rispecchiasse e rispettasse il policentrismo degli States costituendo un'immagine vivente della Nazione e del Mondo Massonico.
L'incertezza politica e le controversie influirono negativamente sull'avvio della futura capitale degli USA. Fu il presidente Washington a selezionare un luogo nei pressi di Georgetown sulle rive del fiume Potomac, avente la forma di un quadrato di dieci miglia di lato, ritagliato al confine tra la Virginia e il Maryland. "La nuova capitale nacque così sotto il segno sacro del "10", la mistica Tetraktys pitagorica" (12).
Il dieci, somma dei primi quattro numeri 1 (unità), 2 (dualità), 3 (triade), 4 (quaternario) espresse l'idea della totalità della Legge Divina, come la Piramide di questi primi quattro numeri che rimanda alla forma simbolica del triangolo, utilizzata quale base per il piano urbanistico di L'Enfant.
    La rilevazione fu affidata ad Andrew Ellicott che tracciò i confini dell'area descrivendone i principali caratteri topografici. All'inizio del 1791 iniziarono i lavori di rilevamento. Il metodo di delineazione del distretto fu accuratamente indicato come una complessa operazione  geometrica ed insieme simbolica che, forse, sottintende un rito di individuazione sacrale del territorio, riconducibile agli antichi rituali etrusco-romani di designazione dei recinti sacri dei templi, delle città e del territorio agricolo.
Solo successivamente L'Enfant esaminò la località riportando nelle sue note l'analisi del sito in linee generali, segnalò la posizione dominante del Jenkins Hill, e la posizione ideale per ponti e darsene, includendo osservazioni sulle correnti ed il territorio. L'Enfant espresse contrarietà nei confronti di un impianto a scacchiera, suggerito da Thomas Jefferson nel suo memorandum del 29 agosto 1790..."il suo piano prevedeva un impianto a scacchiera di blocchi quadrati, 11 blocchi sull'asse est e ovest e profonda 3 blocchi, con strade larghe 100 piedi ed isolati di almeno 600 piedi quadrati, suddiviso in lotti larghi 60 piedi, enumerava gli spazi necessari a pubblici edifici e suggeriva nove isolati per pubbliche passeggiate, in una striscia di terreno lunga otto blocchi e profonda uno".
Scrive Fagiolo:"... il piano urbanistico di L'Enfant è in parte schematizzabile come un rombo o un trapezio irregolare contenuto all'interno del grande rombo del Distretto e ad esso collegato attraverso una probabile genesi geometrica basata sulla rotazione di quadrati inscritti successivamente entro il quadrato maggiore" (13).
    Il rombo-diamante, figura più forte del semplice quadrato. Fu utilizzato per il disegno di fortezze prestandosi formalmente come difesa adeguata contro le aggressioni esterne.
Scrive Fagiolo:" Il piano di L'Enfant costituisce l'immagine vivente della Nazione e del mondo massonico. Se messo in relazione con un emblema"parlante" come il grembiule massonico del Presidente,  il piano rivela analogie perfino sconcertanti: la scacchiera della griglia urbana può essere rapportata con il "pavimento mosaico"; le strade diagonali vanno accostate sia alle figure della squadra e del compasso sia nel loro irradiarsi dai poli maggiori, alla figura dell'occhio divino irraggiante; le piazze stellari corrispondono alle sette stelle del grembiule e insieme impersonano i diversi stati che confluiscono nella capitale. 
 Le quindici Avenues diagonali vengono dedicate esplicitamente agli States (ai primi tredici che avevano adottato la Costituzione si erano aggiunti il Vermont e il Kentucky), mentre le strade nord-sud hanno semplicemente una numerazione  (da "1" in poi a partire dal Capitol) e le strade est-ovest hanno semplici lettere (da "A" in poi sempre a partire dal Capitol). In tal modo il sistema delle Avenues (rete simbolica degli States e delle relazioni interstatali) si sovrappone" (15).
   Nel piano furono caratterizzate quindici piazze maggiori ora identificabili intuitivamente attraverso le Avenues dedicate agli States con l'effettiva dislocazione delle stesse intorno al distretto. Questo tentativo fece cogliere meglio il senso del piano urbano come "costellazione".
    L'Enfant fu sostenitore di una politica di sviluppo basata su più nodi d'insediamento, la quale ammette in ogni nodo un sviluppo che tiene conto delle peculiarità territoriali, contrariamente al piano a scacchiera che funziona bene solo su un terreno pianeggiante dove nessun elemento nei dintorni è interessante e diventa indifferente qualsiasi direzione venga dato al tracciato. Partendo dall'identificazione di punti principali sui quali subordinare il resto, si connettono strade diagonali che raggiungono le piazze nelle aree più remote. La distribuzione delle strade venne impostata ad angolo retto nord-sud ed est-ovest. Tutto ciò per creare un contrasto alla regolarità generale e per creare belle prospettive. L'Enfant volle evidenziare le ragioni del suo disegno; per unificare la città diventa necessario congiungere gli spazi attraverso griglie e con combinazioni radiali. Le linee o viali di comunicazione diretta furono progettati per collegare luoghi distanti e separati da quelli principali. Le linee nord-sud intersecate dalle est-ovest assunsero il ruolo di distribuzione della città formando strade e spiazzi, calcolati in modo da intersecarsi a formare piazze ed aree, di grandezza proporzionale al numero di viali che vi giungono. Nella descrizione dei metodi utilizzati l'Enfant rivelò una preoccupazione inerente la localizzazione dei punti dominanti sui quali insediare gli edifici principali. Fu determinante il ruolo giocato dalla topografia. Solo in un secondo momento introdusse un ritmo formale, posizionando in maniera regolare le vie supplementari. Questa combinazione dei sistemi viari però creò dozzine di difficili incroci e di aree edificabili di forma complicata. Più avanti molti di quei terreni divennero parchi pubblici o siti monumentali, ma nei primi decenni dopo la loro costruzione rimasero quasi tutti vuoti ed inutilizzati.Il memorandum descritto da L'Enfant enfatizzò tre grandi caratteristiche del moderno centro di Washington: la Casa Bianca, il Mall, il Campidoglio.
L'Enfant descrisse il viale principale che si estendeva diagonalmente attraverso la città, l'attuale Pennsylvania Avenue, in cui sono localizzati il Palazzo Residenziale e la Federal House. Collocò i tre grandi dipartimenti di stato contiguamente al Palazzo Principale e sulla via che conduceva alla Casa del Congresso. L'Enfant non assegnò un sito per la Corte Suprema e per il Municipio.
Finalmente nell'agosto del 1791 il piano venne presentato al Presidente. Vennero aggiunte quindici piazze, anche intese come punti di vista focali; cinque fontane, tre importanti monumenti, una chiesa e vennero riservate alcune aree senza destinazione specifica per collegi ed accademie di carattere nazionale.
L'opera di L'Enfant risultò incredibile, ma fu portata a termine da Ellicott che si occupò della supervisione della stampa della pianta della città, in seguito alla rimozione dall'incarico del francese per non aver rispettato i tempi di consegna.
   Il piano ufficiale apparve nell’ottobre del 1792 inciso a Philadelphia da Thackara e Vallance, ed una versione ridotta venne prodotta poco tempo prima a Boston da Samuel Hill. Le due piante sono quasi identiche ma entrambe riportano dei cambiamenti rispetto al piano di L’Enfant, causati indubbiamente da lacune di informazione, dovute al rifiuto del francese di consegnare i suoi disegni.
“La cartina ha gran valore mostra con linee marcate il confine planimetrico di un certo numero di costruzioni maggiori, basati su disegni preliminari di L’Enfant. Presenta la denominazione delle strade chiamate alfabeticamente in una direzione e numericamente nell’altra” (17). Gli Stati a cui corrispondono le vie riflettono non solo la geografia del paese ma anche i suoi allineamenti sociali, politici e regionali.
    Durante i primi anni Washington crebbe molto lentamente e nel 1803 B. Henry Latrobe, esperto architetto e ingegnere inglese assunse l’incarico di supervisore degli edifici pubblici. Nel corso dell’ottocento furono numerosi i lavori di costruzione ma diverse le modifiche attuate alle destinazioni d’uso proposte da L’Enfant. Nei primi decenni del secolo furono completate diverse opere, edifici destinati a diversi dipartimenti, che venivano a bloccare proprio la prospettiva delle Pennsylvania  Avenue. Venne terminata la costruzione del canale, le  chiuse del Tyber e i cantieri navali situati sulle rive della città. Sulle rive del Potomac a sud est della Casa Bianca venne costruito l’Osservatorio Navale, un penitenziario presso la foce dell’Anacosia, il Marine Hospital, e immediatamente a sud il Cimitero del Congresso. Il pessimo sistema di governo della città di conseguenza, creò dilungamenti nei lavori e cattiva gestione della realizzazione della grande composizione pensata da L’Enfant.
    Prima della guerra civile, il Presidente Fillmore incaricò A. Jackson Downing di progettare parti della città bisognose di migliorie. Questo piano comprese la progettazione dei giardini della Casa Bianca e di una porzione del territorio ad ovest del Campidoglio, piano del quale fu realizzata solo una parte in versione modificata.
I progressi della città subirono un arresto durante la Guerra Civile, ma ripresero subito dopo con un improvviso boom insediativo reso possibile da una riforma amministrativa che rilanciò l’attività urbanistica ed edilizia. Vennero segnalati in questo periodo interventi che infransero le direttive poste da L’Enfant. Alcuni edifici pubblici mal posti, a ridosso della linea centrale del Mall, furono distrutti in seguito proprio per la loro posizione, ma altre costruzioni non subirono la stessa sorte, nonostante ingombrassero diversi isolati causando problemi di difficile soluzione.
Fu grazie a A. R. Sheperd, autorità del Comitato per i Lavori Pubblici, che Washington diventò città moderna. Un piano completo fu redatto al fine di migliorare strade e servizi di pubblica utilità, ma solo con il piano del 1901 a cura del Senate Park Commission si ebbe il compimento non solo urbanistico ma anche architettonico del grande piano di L’Enfant. Sino a quella data infatti non ci furono ulteriori eventi urbanistici rilevanti. Questo evento segnò un sottile confine di demarcazione tra la prima fase di costruzione e la seconda, fase realizzativa.
Criteri di valutazione per la redazione del piano, furono le condizioni indicative dello stato della città, che sino ad allora non si erano attenute ai principi ispiratori del piano iniziale, ovvero, non venne preso in considerazione l'attenzione sul controllo qualitativo dello spazio urbano e sui valori formali.
Con la fine del secolo si rese necessario sistemare definitivamente l’assetto monumentale del centro. Nel 1880 iniziò un'operazione di bonifica circoscritta alle zone paludose dell’estremità occidentale del Mall che creò una nuova area a disposizione.
L’opera si estese fino alla confluenza dell’Anacosia River creando condizioni per un nuovo contesto sul quale operare per ristabilire le giuste relazioni tra emergenze  architettoniche e spazi aperti nel cuore della città..
Fu dunque istituito un comitato il Senate Park Commission, presidiato dal senatore James McMillian e composto da Daniel Burnham, F. Olmstead Jr.,  F. McKim e S.T. Gaudens.
    Il piano redatto fu reso pubblico nel gennaio 1902. L’elemento nodale sul quale costruire la pianta della città fu il Mall. lo sviluppo del centro fu oggetto di grandi proposte dovute alla zoonizzazione dei terreni ad ovest del Capitol. Furono sottolineate le scelte formali di L’Enfant, con filari di olmi che evidenziarono l’effetto assiale del Mall. La controversa localizzazione del Washington Monument, diede lo spunto per intervenire ad ovest del Capitol, verso il Potomac, nella zona del Mall. Venne ideato un giardino ribassato al fine di creare delle relazioni assiali tra la Casa Bianca e il monumento. Si perse invece la relazione tra il Campidoglio e il monumento, il terreno infatti non era in grado di sostenere il peso di quest'ultimo nel luogo concepito dal progetto iniziale.
L’impianto cercò di conciliare natura e architettura non solo per questo ma anche per altri due monumenti posti all’estremità dei due nuovi  bracci che definiscono la figura simbolica dell’incrocio: ad ovest il  Lincoln Memorial, a sud il Jefferson Memorial, concepiti come luoghi del ricordo e del silenzio. Insieme alle altre due sedi del potere, ai due altri estremi dell’incrocio, i due monumenti formano una poligonale chiusa allungata verso il Campidoglio e simmetrica rispetto all’asse est-ovest , questa, forse, unica forzatura al piano di L’Enfant.  Per il suo tempo il lavoro della Commission fu apprezzato e preso come modello da imitare, creando un tale entusiasmo per la pianificazione urbanistica e per l’abbellimento della città che si estese a tutto il paese.Un successivo periodo di opulenza si verificò nel periodo del 1960 che produsse un piano per la risistemazione della Pennsylvania Avenue e per la creazione di nuove piazze. Una grande ristrutturazione interessò la zona nord-occidentale. Furono eliminati edifici e sostituiti con dei super blocchi piuttosto informi di appartamenti di lusso e residenziali. Gli effetti furono disastrosi. Nel corso di questo secolo portarono alla riflessione e alla rivalutazione dell’antica pianta ortogonale e alle strade che la definivano.
    “Trovare la soluzione a problemi urbani già esistenti caratterizzò gran parte della pianificazione urbanistica moderna” (18).