ELEMENTI ARTIFICIALI

CITTA'
Città di Torino, 1564 Carta di Francesco Paciotto, To 1565 Biblioteca Reale. Il modello della città di Torino può essere letto anche come impianto a rombo, al cui perimetro, fortificato, è inserito un disegno di stella.  Centralità e stellarità della città si pone come obiettivo fisico nella costruzione, il cui fondamento si pone alla base della continuità dell'uomo, individuata anche nel culto dei morti, nel senso della tradizione, della memoria, nella coscienza della storia stessa. “Il modello unitario delle città romane di nuova fondazione è il "Castrum", l'accampamento militare stabile strutturato per assi perpendicolari o paralleli ai due assi principali, ortogonali fra loro: il "Cardo e Decumanus". Larghezza costante di un quadrato "350/400 mt.". In fasi successive avviene l'espansione delle città con l'aggiunta di file di isolati regolari" (23).  "A livello urbano i romani visualizzavano l'ordine cosmico con l'intersecazione perpendicolare di due strade principali: il cardo (direzione nord-sud) e il decumanus (direzione est-ovest)" (24). “I romani orientavano secondo le assi cosmiche, ogni volta che ciò era possibile, non soltanto i templi, ma anche le città,le strade, i campi coltivati, significando in questa maniera che l'ordinamento della città romana seguiva un ordine celeste" (25).