IL PUNTO GRIGIO
"Il caos quale antitesi non è caos autentico, il
vero caos, bensì un concetto localmente determinato in funzione
del concetto di cosmo…..non potrà mai essere messo sul piatto di
una bilancia, ma per sempre resterà imponderabile e incommensurabile.
Il simbolo rappresentativo di questo inconcepibile
è il punto, il quale in realtà non è affatto un punto,
-il punto matematico. L'alcunché che è nulla o il nulla che
è qualcosa, è una nozione, non riducibile a concetto, della
non-contraddizione. A renderla percepibile ai sensi, (quasi che nell'ambito
del caotico si tirasse una somma), si approda al concetto di grigio, al
punto cruciale tra divenire e svanire: il punto grigio. Questo punto è
grigio perché non è né bianco né nero, ovvero
perché è sia bianco sia nero. E' grigio perché non
è né sopra né sotto,……grigio perché non è
né caldo né freddo, grigio in quanto punto adimensionale,
in quanto punto tra le dimensioni. Ed eccoci al momento cosmogonico:
stabilendo nel caos un punto che, concentrato per definizione,
può essere soltanto grigio, si conferisce a tale punto un primordiale
carattere concentrico(1). Da esso irraggia, in tutte le dimensioni, l'ordine
cui con ciò si è dato vita(2). L'elevazione di un punto a
valore di centro ha significato di momento cosmogonico……..l'idea di ogni
principio….la procreazione……"
(Teoria della forma e della figurazione, P. Klee)
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