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INCREMENTARE
L'IDEA.... INCREMENTARE LA COMPLESSITA'.....
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Il passo successivo dopo la prima
generazione di scenari elaborati sulla base del paradigma organizzativo
e' stato quello di porsi criticamente dinannanzi ai risultati ottenuti
e valutare se gli obiettivi sono stati raggiunti, e se e quanto gli scenari
riflettono la nostra idea e la nostra identita' progettuale.
Dopo questo tipo di analisi
posso dire di aver raggiunto solo in parte i miei obiettivi in quanto gli
scenari da me realizzati non recano in maniera abbastanza evidente quella
che potrei definire la mia "impronta personale" cioe' la costante riconoscibilita'
della mia idea.
Cio' che intendo fare e'
ampliare il mio paradigma individuando altri sottoeventi subordinati
ai 4 eventi principali, che focalizzino meglio di come ho fatto
nel primo sviluppo tutti i possibili aspetti di questi ultimi.
Con questo incremento di
complessita' della mia struttura organizzativa (che potra' comportare l'ampliamento
delle mie matrici formali) intendo caratterizzare maggiormente il mio ombrello
scegliendo di puntare la mia attenzione in particolar modo su uno dei tre
attributi precedentemente stabiliti.
L'attributo da me scelto
è ORIGINALE e in funzione di questo attributo cerchero' di
individuare un mio personale "immaginario di
riferimento" che mi aiutera' nella formulazione di nuove matrici in
grado di esprimere quella che è la mia personale concezione di originalità.

In questa evoluzione del paradigma
ho definito tre nuovi sottoeventi subordinati agli eventi B(protezione),
D(collegamento tra A e B),e C (ultima estremita' confinante con l'esterno).
Il sottoevento E (suborbinato
all'evento B) rappresenta la struttura di raggi ( o altro genere di sostegno)
in grado di supportare l'intelaiatura protettiva.
Il sottoevento G (subordinato
all'evento D) e' l'elemento che interfaccia in maniera pratica l'evento
D ai supporti della copertura e che quindi consente l'apertura e la chiusura
dell'ombrello (è quindi collegato al sottoevento E).
Il sottoevento H (subordinato
all'evento c) e' la caratteristica che prevedo di dare alla punta dell'ombrello
di relazionarsi in modo stabile al terreno.
Il preesistente sottoevento
F( subordinato all'evento A di interfaccia con la mano) e' identificabile
con il tipo di involucro in grado di contenere l'ombrello chiuso e che
sia interfacciabile con il corpo di chi ne fa uso.
In questa generazione prevedo
inoltre di utilizzare per l'evento D solo un particolare tipo di matrice
di somma in modo da rendere telescopica (quindi accorciabile) l'asta.
L'asta potra' essere piu'
o meno retraibile (a seconda del numero di segmenti nel quale e' suddivisa.
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PER I SOTTOEVENTI G ED E
1° Scenario
2° Scenario
3° Scenario
4°Scenario
CONFRONTO TRA LE DUE GENERAZIONI
DI SCENARI
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