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Questa si inscrive in due triangoli uguali:
Si riportano nei triangoli le proiezioni ortogonali verticali tra le onde:
Le
proiezioni ortogonali orizzontali dei triangoli corrispondono ad un’onda
trasversale, rispetto a quella originaria, disposta in senso verticale:
Per accentuare il sincronismo e il dinamismo tra le figure e le loro combinazioni, si sceglie di sfalsare i due triangoli iniziali (di conseguenza anche gli altri due):
Si
studiano le profondità, per risaltare la dinamicità del
contesto, sfruttando le linee rette verticali per i primi due triangoli,
e quelle orizzontali per gli altri due, ricavate dalle proiezioni ortogonali
delle onde.
Così
anche per gli altri triangoli: se si parte dall’alto verso il basso
gli spazi tra le rette si espandono per poi restringersi.
Se
si uniscono, combinando tra loro, le varie immagini analizzate fino adesso,
si possono osservare interessanti scenari:
E’
la combinazione della fig.7 con la fig.9
E’ la combinazione tra la fig.8 e la fig.9.
E’ la combinazione tra la fig.7 e la fig.10.
Si
sono alternati i triangoli e gli effetti su essi non sono più gli
stessi: partendo da sinistra a destra si va espandendosi per restringersi
e infine espandersi; dall’alto verso il basso ci si allarga per
restringersi e infine espandersi. Si creano due mezzi vortici tra coppie
di triangoli.
Si
sono invertite le rispettive proiezioni nei quattro triangoli: nei triangoli
che avevano le p.o. verticali si sono disegnate quelle orizzontali, e
viceversa.
Anche
in queste figure si sono rappresentate alcune delle varie combinazioni,
ottenute permutando tra loro le fig.16 -17 e generandone altre nuove.
Alle
linee rette disegnate nei triangoli sopra gli si dà una dimensione,
uno spessore, che varia con gli spazi che si lasciano tra un parallelepipedo
e l’altro, che si vengono a generare. Anche qui si combinano le
varie figure, così da avere ulteriori nuovi scenari, che nelle
fig.22-23-24-25, risaltano ancora di più l’effetto dinamico
e armonico. Effetto
“vortice affievolito” come si rappresenta anche nella fig.13.
Effetto
“vortice espanso”come si rappresenta anche nella fig.14.
Queste
ultime quattro immagini (fig.22-23-24-25) si complicano a sua volta, perchè
si dà loro, oltre alle dimensioni, diverse inclinazioni che accentuano
l’effetto e l’andamento sincronico; combinando infine le tonalità
si ottiene un nuovo effetto, che genera a sua volta un’armonia dell’insieme
(fig.26-27).
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Figura 1 Figura 2 Figura 3 Figura 4 Figura 5 Figura 6 Figura 7
Figura 8 Figura 9 Figura 10 Figura 11 Figura 12
Figura 13
Figura 14
Figura 15
Figura 16 Figura 17
Figura
18
Figura 22
Figura 23
Figura 24 Figura 25
Figura 26
Figura 27 |