La storia dei frattali in senso stretto è piuttosto recente.
Ha inizio improvvisamente nel 1975 con la rivoluzionaria pubblicazione "A Theory of Fractal Sets"
del matematico Benoit Mandelbrot, che divenne poi la base del suo testo fondamen-tale e manifesto.
In "The Fractal Geometry of Nature" Mandelbrot, ha però coniato il termi-ne frattale per dare
coerenza a un lavoro sviluppato da molti prima di lui.
Matematici come Waclaw Sierpinski, David Hilber, Georg Cantor e Helge Von Koch hanno dato
forma ai primi frattali, principalmente per il piacere dellastrazione, senza avere lidea del significato
ultimo che avrebbero assunto. Molti di loro consideravano tali forme patologi-che, farraginose o
addirittura sgradevoli. Rimarrebbero sicuramente sorpresi nellapprendere che al giorno doggi
vengono ricordati principalmente proprio grazie a quelle forme che tanto li disgustavano!
Alcuni di questi pionieri avevano buone ragioni per non apprezzare quelle aberrazioni geo-metriche.
Si erano infatti resi conto di aver svelato qualcosa che metteva in discussione e minacciava alcuni dei
capisaldi della loro disciplina.
Sappiamo ora che lepoca in cui vissero questi scienziati (1875 - 1925) era, in effetti, un pe-riodo di
crisi per la matematica. Sempre più frequentemente, i matematici si imbattevano in forme che
facevano vacillare i concetti di spazio, area, distanza e dimensione.