L'evoluzione del sito
di progetto può ora avere luogo. Naturalmente la nostra idea progettante
è in grado di generare infiniti SCENARI
differenti formalmente, ma retti dalle stesse logiche, e controllarne
l'incremento di complessità. In tutti gli scenari prodotti coerentemente
rispetto al nostro paradigma organizzativo
dobbiamo avere centrato gli obiettivi soggettivi
che ci eravamo posti, dobbiamo avere risposto in modo esaustivo alle richieste
del sistema individuate anche nella lettura soggettiva
del sito , preparando il sistema a fronteggiare eventuali nuove richieste
che in futuro sicuramente sorgeranno, e dobbiamo avere raggiunto un buon
livello di complessità.
Nel caso una delle condizioni sopra elencate
non dovesse essere soddisfatta durante la verifica finale del nostro iter
progettuale, dovremmo riconsiderare la bontà degli strumenti impiegati:
matrici, paradigma indiziario, paradigma organizzativo...o valutare se
questi vadano potenziati con nuove adduzioni e nuovi catalizzatori.
"Io non ho avuto bisogno di ideare i miei
pesci, rettili, esseri umani...ma piuttosto le leggi della scomposizione
regolare del piano l'hanno fatto per me". (Escher 1942)