In questo periodo, la città ha uno sviluppo piuttosto discontinuo,
dovuto maggiormente alla mancanza di un piano che ne regoli l'ampliamento
e dagli interessi dei privati che conducono ad una situazione di incoerenza
totale. Comincia però a prendere sopravvento, non solo a New York,
ma anche nel resto dei territori colonizzati dagli Europei, un nuovo modo
di pianificare la città, con precise caratteristiche e diverse novità.
Sorge infatti l'esigenza di dotare le città di una struttura
organizzativa, una traza, ovvero un vero e proprio piano regolatore a due
dimensioni, in cui vengano definiti i lotti edificabili a priori. Tale
concetto porta alla nascita di piani urbanistici, nelle città americane,
con elementi maestosi, a volte non necessari alle reali esigenze.
Tutte le città devono adottare suddetta schematizzazione;
Jefferson preordina alla fine del secolo XVIII una maglia orientata in
relazione ai meridiani ed ai paralleli, da applicare nelle nuove aree colonizzate.
Città come Filadelfia, New Haven, Woodstock, Charleston,
Ipswich ed innumerevoli altre subiscono tale imposizione.