UNIVERSO DI ADDUZIONE ED INDIVIDUAZIONE GENIUS LOCI

M.C.ESCHER, Planetoide Tetraedrico
 

"Siamo talmente avvezzi all'universo in cui viviamo e ai nostri poveri metodi di riflessione su di esso, che quasi non ci accorgiamo, per esempio, del fatto che si può descrivere un certo evento o cosa...
... e poi ci si può guardare intorno e cercare nel mondo altri casi che obbediscano alle stesse regole da noi escogitate per la nostra descrizione."

G. BATESON , Mente e natura
 
 

PREMESSA

Il nostro punto di partenza, innesco per il disequilibrio progettuale, è stato la individuazione di un immaginario di riferimento soggettivo da cui poter addurre e a cui poter attingere come elemento catalizzatore.
Si tratta di un universo che determina, dunque, l'input da cui scaturisce la scintilla che funge da alimentatore dell'inizio del nostro tempo progettuale e che si propone di delineare un approccio al sistema del contesto ambientale.
A tale scopo, ci siamo prefissi di conoscere l'identità del luogo-di Manhattan-, i fondamenti del suo genius loci, dal nostro punto di vista soggettivo, "...il risultato si raggiunge attraverso edifici che radunano le proprietà del luogo e le portano vicine all'uomo. Momento basilare dell'architettura è perciò comprendere la 'vocazione' del luogo; in questo modo si protegge la terra e si diventa parte di una totalità comprensiva."9

Il nostro immaginario ha fatto riferimento a due scale :

1 . Scala Edificio
2 . Scala Microsistema ( pianta + prospetto )

Entrambe messe poi in relazione con le interconnessioni contaminanti ( ossia l'interfaccia tra gli edifici quali strade, piazze, parchi....)

"... Ed è proprio su questo aspetto - il rapporto tra l'edificio e lo spazio urbano - che risiedono gli elementi di maggior interesse del grattacielo moderno. Il progetto non si limita più soltanto all'architettura dell'edificio e si impegna nella definizione degli spazi inedificati del lotto per trasformarli in occasioni singolari e complesse capaci di personalizzare l'indistinta maglia viaria della scacchiera."10
A loro volta i due ambiti sono stati suddivisi in sottoscale, ossia in classi che riassumono il quadro concettuale di riferimento, il nostro universo.
La ricostruzione di tale procedura ci ha consentito di determinare l'individuazione degli elementi, alle due scale considerate, che raccontano, secondo la nostra soggettività, e quindi su supposte ammissibilità, i caratteri che delineano il genius loci della specie urbana. Questi ultimi permettono di pervenire al corpo delle definizioni morfogenetiche.
In altri termini ci siamo premurati di costituire un quadro di immagini, di rappresentazioni, le quali non sono altro che una interpretazione di sistemi ambientali presi come riferimento, una "... produzione di immaginario deve svolgersi dinamicamente. Man mano che il mondo reale / progettato si evolve (nel progetto e/o nella realtà) anche il mondo virtuale di riferimento cresce, amplifica le potenzialità auspicabili, si impadronisce di ogni evento del reale per operare proiezioni sul miglioramento della qualità possibile.""11