EDIFICIO

L'architettura della città è caratterizzata da un timbro piuttosto semplice, nella consuetudine degli stili dei paesi colonizzatori-primo tra tutti lo stile Vernacolare inglese-con una preponderanza di tecniche ancora connesse alla carpenteria tradizionale, durante i primi decenni del XVIII secolo. L'epoca della colonizzazione, quindi, è permeata dalla presenza di fattorie, boweries, e di residenze georgiane, per quel che concerne gli edifici residenziali. L'area inferiore di Manhattan viene colonizzata velocemente, ma senza l'ausilio di tracce o schemi predisposti.
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Nella seconda metà del secolo, numerose costruzioni si ispirano allo stile 'Federal', avente come punto di riferimento il neoclassico inglese, con un linguaggio architettonico pulito, lineare, contraddistinto da pronai o portici e colonnati, in sintonia con le costruzioni anglopalladiane. Per quanto riguarda gli edifici adibiti ad uffici, alla fine di questo secolo, a New York, inizia a sorgere l'esigenza di aree di concentrazione, presso Wall Street, di tipo professionale; in sostanza quartieri per la maggior parte predisposti ad uffici, i financial districts. Non è ancora presente l'ascensore, quindi generalmente, questi edifici non superano mai il terzo, quarto piano. Nel XIX secolo, New York , ed anche le altre città degli Stati Uniti, subiscono lo stesso tipo di evoluzione avvenuta nello stesso periodo nelle città europee, ossia una vasta ideazione di opere nello stile tardo Neoclassico Internazionale, con una identificazione più ampia negli ideali greci, che porta al Greek Revival.
Quest'ultimo diviene l'esplicitazione dell'amministrazione, da parte della città di New York, del clima di democrazia presente ad Atene nel V secolo e in tutta la Grecia.
Il risultato di suddetto revival, supportato dalla situazione di floridezza economica di New York, è un tipo di edifici che definiscono un lessico architettonico razionale e classico.
Gli elementi greci vengono applicati anche a costruzioni a scopo residenziale e a numerose chiese, che considerano come prototipo il tempio pagano.
Esempi di questo tipo di linguaggio sono le Colonnade Row, dalle caratteristiche colonne corinzie poste, in ordine gigante, al secondo e terzo piano e le Cushman Row, con il portico scandito da pilastri o lesene con architrave.
I nuovi tipi edilizi per il commercio e gli uffici, nel XIX secolo, si adattano anche essi a tale stile, tra questi l'United States Custom House, poichè il Greek Revival è portavoce della coscienza nazionale.
 
 

fig. 3
 

Al Greek Revival, tra il 1840 e il 1860, si accompagna il Gothic Revival, il quale però viene applicato maggiormente negli edifici religiosi, datosi che esso, negli edifici residenziali, ha manifestazioni meno apprezzabili.
A New York, la Trinity Church è l'esempio più felice del Gothic Revival, ma presentano caratteristiche gotiche sufficientemente valutabili anche le row - houses, con decorazioni applicate alle aperture o agli ingressi.
Manhattan, negli anni successivi alla prima metà del XIX secolo, viene caratterizzata prevalentemente da edifici determinati architettonicamente dalla combinazione di due stili, quello del Secondo Impero Francese e quello del Rinascimento Italiano.
Siffatte costruzioni sono lo specchio dello sviluppo economico della città. Parecchie sono le facciate in 'Italianate Style', spesso costituite in cast-iron e dipinte a simulazione di conci di pietra o in bugnato.
 
 

fig. 4
 

Una modifica del linguaggio architettonico si ha però con la crisi economica della fine del secolo; gli stili più ricorrenti, infatti sono ora il Neoromanico e il Queen Anne. Le row - houses presentano fronti in mattoni, terracotta, pietra, frontoni decorati, bow - window.

 
 
 
  Fig.5
 
  Fig.6
 
 

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